Le 500 figure in costume che compongono il corteo storico della manifestazione danno vita ad uno dei momenti più rappresentativi della serata.
Figure esili, possenti soldati e centurioni, luccichii di donne romane, il quadro dei ladroni, i maestosi cavalli fanno da cornice ad un Cristo che ondeggia e soffre nei 90 minuti di percorrenza della Via Crucis. L'arrivo in prossimità del Calvario è il preludio della fusione dei due eventi fino allora separati (corteo e scene), che il coordinamento di una collaudata regia riesce tutti gli anni ad integrare con abilità e suggestione.
I 100 figuranti che nella serata e nelle luci della magnifica collina grassinese si muovono come ombre e attori sul palcoscenico naturale ricavato tra stradelle, muretti, ginestre e ulivi rappresentano un paesaggio e una raffigurazione scenica apprezzata e più volte lungamente applaudita da uomini e donne protagonisti dello spettacolo italiano; si ricordano a proposito le positive valutazioni espresse dal maestro Franco Zeffirelli, da Giorgio Albertazzi, dalla regina della danza Carla Fracci e dal regista Beppe Menegatti.
Solo alcuni accorgimenti teatrali di uno scenario naturale creano quella suggestiva armonia di colori, suoni e luci che tanto colpiscono lo spettatore che per la prima volta partecipa alla rappresentazione, ma che non finiscono mai di stupirlo.
I dialoghi e il testo sono liberamente tratti dai Vangeli di Matteo, Luca e Giovanni.Le musiche sono di Dvorak, Orff, Haendel, Grieg, Bach, Wagner, Verdi, Stravinskij, Beethoven, Faure, Malher, Albinoni.
Figure esili, possenti soldati e centurioni, luccichii di donne romane, il quadro dei ladroni, i maestosi cavalli fanno da cornice ad un Cristo che ondeggia e soffre nei 90 minuti di percorrenza della Via Crucis. L'arrivo in prossimità del Calvario è il preludio della fusione dei due eventi fino allora separati (corteo e scene), che il coordinamento di una collaudata regia riesce tutti gli anni ad integrare con abilità e suggestione.
I 100 figuranti che nella serata e nelle luci della magnifica collina grassinese si muovono come ombre e attori sul palcoscenico naturale ricavato tra stradelle, muretti, ginestre e ulivi rappresentano un paesaggio e una raffigurazione scenica apprezzata e più volte lungamente applaudita da uomini e donne protagonisti dello spettacolo italiano; si ricordano a proposito le positive valutazioni espresse dal maestro Franco Zeffirelli, da Giorgio Albertazzi, dalla regina della danza Carla Fracci e dal regista Beppe Menegatti.
Solo alcuni accorgimenti teatrali di uno scenario naturale creano quella suggestiva armonia di colori, suoni e luci che tanto colpiscono lo spettatore che per la prima volta partecipa alla rappresentazione, ma che non finiscono mai di stupirlo.
I dialoghi e il testo sono liberamente tratti dai Vangeli di Matteo, Luca e Giovanni.Le musiche sono di Dvorak, Orff, Haendel, Grieg, Bach, Wagner, Verdi, Stravinskij, Beethoven, Faure, Malher, Albinoni.
Il Comune di Bagno a Ripoli (Fi), ancora non si è dotato di aree attrezzate per la sosta dei veicoli ricreazionali, ma per assistere alla manifestazione sarà possibile sostare e pernottare nei parcheggi di Ponte a Ema, via di Belmonte (43°43’55”N-11°17’59”E), da dove tramite un itinerario ciclo-pedonale di 5/600 metri appena realizzato si raggiunge il centro di Grassina. Altra possibilità di sosta in un’area in via Abele Bikila (43°43’25”N-11°17’45”E), più centrale, messa a disposizione dalla locale Casa del Popolo, ma agibile solo dopo le ore 14 di venerdì 3 aprile, a causa della presenza in mattinata del mercato locale.