Raduno di primavera a Montappone (FM)
Comune Amico del Turismo Itinerante e centro internazionale del cappello
20 – 21 – 22 marzo 2015
Comune Amico del Turismo Itinerante e centro internazionale del cappello
20 – 21 – 22 marzo 2015
programma
Venerdi 20 a partire dalle ore 18:00 arrivo, sistemazione e registrazione equipaggi presso l’area di parcheggio, riservata, in via Pietro Nenni e zone limitrofe (indicazioni in loco)
Sabato 21: Mattina proseguono arrivo e registrazione equipaggi. A seguire visite guidate a gruppi al centro storico, al museo del Cappello e alla mostra del Cappellaio Pazzo. Possibilità di visitare i numerosi outlet presenti in zona.
Ore 12.00 “Aperitiviamo insieme” tutti sotto al gazebo con aperitivo offerto dal club.
Pomeriggio: come al mattino, visite guidate a gruppi al centro storico, al museo del Cappello e alla mostra del Cappellaio Pazzo. Possibilità di visitare i numerosi outlet presenti in zona.
Santa Messa, per chi lo desidera, presso la chiesa di Santa Maria e San Giorgio.
Ore 20:30 Cena insieme, facoltativa e su prenotazione entro i termini, presso il ristorante La Carovana.(Menù: antipasto: affettato e formaggio, coratella di agnello, maiale all’aceto balsamico, fagioli alla messicana. Primi: lasagne del re, tagliatelle al cinghiale Secondo: vitella e maiale con contorno di insalata e patate fritte. Dolce: zuppa inglese. Caffè, ammazzacaffè, acqua e vino * € 21,00 a persona, bambini fini a 10 anni, partecipanti al raduno, gratis)
Domenica 22: Ore 9.00, presso il teatro comunale, assemblea ordinaria dei soci e rinnovo organi sociali.
A seguire: saluto del Sindaco e cerimonia di assegnazione del prestigioso riconoscimento di “Comune amico del turismo itinerante” con consegna dell’attestato e del cartello stradale ai rappresentanti dell’amministrazione comunale da parte dei responsabili dell’Unione Club Amici.
Dopo pranzo, con calma, saluti, baci, abbracci e… arrivederci al prossimo incontro!
Venerdi 20 a partire dalle ore 18:00 arrivo, sistemazione e registrazione equipaggi presso l’area di parcheggio, riservata, in via Pietro Nenni e zone limitrofe (indicazioni in loco)
Sabato 21: Mattina proseguono arrivo e registrazione equipaggi. A seguire visite guidate a gruppi al centro storico, al museo del Cappello e alla mostra del Cappellaio Pazzo. Possibilità di visitare i numerosi outlet presenti in zona.
Ore 12.00 “Aperitiviamo insieme” tutti sotto al gazebo con aperitivo offerto dal club.
Pomeriggio: come al mattino, visite guidate a gruppi al centro storico, al museo del Cappello e alla mostra del Cappellaio Pazzo. Possibilità di visitare i numerosi outlet presenti in zona.
Santa Messa, per chi lo desidera, presso la chiesa di Santa Maria e San Giorgio.
Ore 20:30 Cena insieme, facoltativa e su prenotazione entro i termini, presso il ristorante La Carovana.(Menù: antipasto: affettato e formaggio, coratella di agnello, maiale all’aceto balsamico, fagioli alla messicana. Primi: lasagne del re, tagliatelle al cinghiale Secondo: vitella e maiale con contorno di insalata e patate fritte. Dolce: zuppa inglese. Caffè, ammazzacaffè, acqua e vino * € 21,00 a persona, bambini fini a 10 anni, partecipanti al raduno, gratis)
Domenica 22: Ore 9.00, presso il teatro comunale, assemblea ordinaria dei soci e rinnovo organi sociali.
A seguire: saluto del Sindaco e cerimonia di assegnazione del prestigioso riconoscimento di “Comune amico del turismo itinerante” con consegna dell’attestato e del cartello stradale ai rappresentanti dell’amministrazione comunale da parte dei responsabili dell’Unione Club Amici.
Dopo pranzo, con calma, saluti, baci, abbracci e… arrivederci al prossimo incontro!
Quota di partecipazione ad equipaggio: € 12,00 * Prenotazione obbligatoria entro 15/03/2015 o al raggiungimento dei posti disponibili.
Le prenotazioni si possono effettuare anche direttamente tramite il sito nella pagina “raduni”.
N.B.: Per chi avesse la possibilità di anticipare l’arrivo o posticipare la partenza da Montappone… cliccate sul link www.noimarche.it ! Potrete trovare molte informazioni utili per conoscere e /o visitare i paesi limitrofi!
Il programma potrà subire variazioni poiché ancora in fase di perfezionamento. L’adesione al raduno implica l’accettazione del programma e delle variazioni che si rendessero necessarie, prime e durante lo svolgimento, da parte di tutti i partecipanti ed esonera gli organizzatori da ogni responsabilità in caso di incidenti, danni e furti che si dovessero eventualmente verificare prima, durante e dopo lo svolgimento del raduno.
Affrettatevi a prenotare... vi aspettiamo numerosi J
Lo Staff
Le prenotazioni si possono effettuare anche direttamente tramite il sito nella pagina “raduni”.
N.B.: Per chi avesse la possibilità di anticipare l’arrivo o posticipare la partenza da Montappone… cliccate sul link www.noimarche.it ! Potrete trovare molte informazioni utili per conoscere e /o visitare i paesi limitrofi!
Il programma potrà subire variazioni poiché ancora in fase di perfezionamento. L’adesione al raduno implica l’accettazione del programma e delle variazioni che si rendessero necessarie, prime e durante lo svolgimento, da parte di tutti i partecipanti ed esonera gli organizzatori da ogni responsabilità in caso di incidenti, danni e furti che si dovessero eventualmente verificare prima, durante e dopo lo svolgimento del raduno.
Affrettatevi a prenotare... vi aspettiamo numerosi J
Lo Staff
Intanto…qualche notizia!
Montappone, rinomato centro mondiale della produzione di cappelli, è situato nelle Marche e si erge su un erto colle dell'Alto Piceno a 370 mt. s.l.m., sulle cui pendici, lungo un ampio borgo, si dispiega l'agglomerato urbano del paese.
Le origini risalgono al medioevo.
Da Segnalare: a Fine Luglio viene rievocata la lavorazione della Paglia grazie a una festa che dura 3 giorni e che attira moltissimi turisti. Conta circa 1788 abitanti. Il patrono del comune è S. Giorgio e si festeggia il 23 Aprile.
Cenni storici:
Fin dall’antichità fu dominato dalla potentissima famiglia dei nobili Brunforte e si trovò comunque sempre nella sfera d’influenza della città di Fermo. Agli inizi del XIV sec. il castello di Montappone fu distrutto da Gentile da Mogliano e ricostruito dai Montapponesi nel 1371. Nel 1808, con l’avvento del Regno d’Italia, si unirono al Municipio di Montappone quelli di Massa Fermana e Monte Vidon Corrado. Quando venne ripristinato il dominio pontificio, Montappone fu sede del governatore del distretto, trasferito prima a Falerone, poi a Montegiorgio. Nel 1827 ebbe un Podestà con giurisdizione anche su Massa Fermana.
Monumenti, chiese:
- Chiesa Parrocchiale di S. Maria e S. Giorgio custodisce una tela della scuola del Pomarancio, “Madonna con Bambino e Santi” e una Croce Reliquiario del XV sec..- Oratorio del Santissimo Sacramento, con portale trecentesco in cotto sovrastato dallo stemma della confraternita; all’interno alcuni affreschi cinquecenteschi tra i quali “Madonna con il Bambino tra i SS. Giovanni Battista e Giorgio” erroneamente attribuiti a Vincenzo Pagani. Chiesa di Santa Maria in Castello, settecentesca, situata nella parte più alta del Vecchio Borgo.
Sulle colline in provincia di Fermo il borgo di Montappone svela una lunga tradizione artigianale legata alla produzione di cappelli di paglia davvero speciali.
Un vanto importante quello di Montappone, una pittoresca realtà dal fascino medievale adagiata sulle colline in provincia di Fermo la cui fama è legata ad un antico mestiere artigiano, i cappellai. Molto di più di un qualsiasi accessorio di abbigliamento, il cappello si ritaglia un ruolo da protagonista rivelandosi un vero e proprio oggetto d’arte che ha portato il gioiello delle Marche a qualificarsi, insieme ai vicini distretti di Massa Fermana, Monte Vidon Corrado e Falerone, come centro mondiale della produzione di cappelli.
LA TRADIZIONE La conformazione geografica dei colli fermani si è sempre prestata alla coltivazione del grano, preziosa risorsa utilizzata dai contadini che, a partire dal Settecento, veniva realizzata per una pluralità di usi alimentari e non: durante la stagione invernale infatti, periodo in cui si era fermi con i lavori nei campi, si ottimizzavano tempo e risorse per intrecciare, nel caldo delle stalle, la paglia che poi veniva cucita e messa nella forma; tecniche che, secolo dopo secolo, si sono evolute e hanno fatto di Montappone il primo centro italiano che ne ha industrializzato la fabbricazione tanto che, nel 1994, è nato CAPPELDOC, un consorzio composto da imprenditori al fine di sviluppare l'attività promozionale dei prodotti delle aziende che ne fanno parte garantendo la massima qualità e precisione nella realizzazione degli stessi.
LE CARATTERISTICHE Il processo produttivo che porta alla realizzazione dei famosi cappelli di paglia inizia durante la calda stagione, periodo in cui si procede con la mietitura della paglia che, al fine di presentare quella colorazione biancastra, viene lasciata al sole legata in mazzetti. Prima di misurarsi con l’attività dell’intreccio, si è soliti bagnare la paglia per evitare che si possa spezzare e, solo successivamente, si procede con la realizzazione di trecce di quattro, sette o tredici fili di paglia. A seguire alcune azioni minuziose per rifinire il lavoro, ogni modello viene lucidato, lisciato e passato per delle presse.
IL TERRITORIO A tenere alto l’onore di questa rappresentazione artistica è il Museo del Cappello di Montappone, sito in quel di Piazza Roma, Museo del cappello, un prezioso contenitore dove sono esposti materiali e manufatti d'epoca. È possibile vedere gli antichi strumenti della lavorazione della paglia, dalla rudimentale pressa che assomiglia ad un ferro da stiro fino ad i macchinari più evoluti simili alle presse degli stampatori. Inoltre l'esposizione presenta una ricca produzioni di cappelli, modelli dei primi del secolo, da cerimonia, cilindri, pagliette, fez, feluche, pamele etc.
Punta di diamante il cappello preferito di Federico Fellini donato al Museo dalla famiglia.
INDIRIZZI Nonostante la crisi economica che ha afflitto innumerevoli settori produttivi, sono ancora tanti i cappellai operativi in città: in quel di via Leopardi 18 l’appuntamento con la tradizione ha un nome, Sorbatti, l’azienda a carattere familiare che, da ben tre generazioni, porta avanti con il cuore un mestiere storico. Era il 1922 quando Attilio e sua moglie Ester fondarono la società, gestita ora dai nipoti, da sempre sinonimo di made in Italy di altissima qualità. La peculiarità dei Sorbatti è quel perfetto connubio tra tradizione, innovazione, artigianalità e tecnologia. Oltre a coppole e berretti tradizionali, famosi modelli come il Montecristi Panama, in finissima e pregiata paglia proveniente dall'Ecuador, indossato anche da Sean Connery in “Indiana Jones”.
Montappone vi aspetta… insieme a noi…
Montappone, rinomato centro mondiale della produzione di cappelli, è situato nelle Marche e si erge su un erto colle dell'Alto Piceno a 370 mt. s.l.m., sulle cui pendici, lungo un ampio borgo, si dispiega l'agglomerato urbano del paese.
Le origini risalgono al medioevo.
Da Segnalare: a Fine Luglio viene rievocata la lavorazione della Paglia grazie a una festa che dura 3 giorni e che attira moltissimi turisti. Conta circa 1788 abitanti. Il patrono del comune è S. Giorgio e si festeggia il 23 Aprile.
Cenni storici:
Fin dall’antichità fu dominato dalla potentissima famiglia dei nobili Brunforte e si trovò comunque sempre nella sfera d’influenza della città di Fermo. Agli inizi del XIV sec. il castello di Montappone fu distrutto da Gentile da Mogliano e ricostruito dai Montapponesi nel 1371. Nel 1808, con l’avvento del Regno d’Italia, si unirono al Municipio di Montappone quelli di Massa Fermana e Monte Vidon Corrado. Quando venne ripristinato il dominio pontificio, Montappone fu sede del governatore del distretto, trasferito prima a Falerone, poi a Montegiorgio. Nel 1827 ebbe un Podestà con giurisdizione anche su Massa Fermana.
Monumenti, chiese:
- Chiesa Parrocchiale di S. Maria e S. Giorgio custodisce una tela della scuola del Pomarancio, “Madonna con Bambino e Santi” e una Croce Reliquiario del XV sec..- Oratorio del Santissimo Sacramento, con portale trecentesco in cotto sovrastato dallo stemma della confraternita; all’interno alcuni affreschi cinquecenteschi tra i quali “Madonna con il Bambino tra i SS. Giovanni Battista e Giorgio” erroneamente attribuiti a Vincenzo Pagani. Chiesa di Santa Maria in Castello, settecentesca, situata nella parte più alta del Vecchio Borgo.
Sulle colline in provincia di Fermo il borgo di Montappone svela una lunga tradizione artigianale legata alla produzione di cappelli di paglia davvero speciali.
Un vanto importante quello di Montappone, una pittoresca realtà dal fascino medievale adagiata sulle colline in provincia di Fermo la cui fama è legata ad un antico mestiere artigiano, i cappellai. Molto di più di un qualsiasi accessorio di abbigliamento, il cappello si ritaglia un ruolo da protagonista rivelandosi un vero e proprio oggetto d’arte che ha portato il gioiello delle Marche a qualificarsi, insieme ai vicini distretti di Massa Fermana, Monte Vidon Corrado e Falerone, come centro mondiale della produzione di cappelli.
LA TRADIZIONE La conformazione geografica dei colli fermani si è sempre prestata alla coltivazione del grano, preziosa risorsa utilizzata dai contadini che, a partire dal Settecento, veniva realizzata per una pluralità di usi alimentari e non: durante la stagione invernale infatti, periodo in cui si era fermi con i lavori nei campi, si ottimizzavano tempo e risorse per intrecciare, nel caldo delle stalle, la paglia che poi veniva cucita e messa nella forma; tecniche che, secolo dopo secolo, si sono evolute e hanno fatto di Montappone il primo centro italiano che ne ha industrializzato la fabbricazione tanto che, nel 1994, è nato CAPPELDOC, un consorzio composto da imprenditori al fine di sviluppare l'attività promozionale dei prodotti delle aziende che ne fanno parte garantendo la massima qualità e precisione nella realizzazione degli stessi.
LE CARATTERISTICHE Il processo produttivo che porta alla realizzazione dei famosi cappelli di paglia inizia durante la calda stagione, periodo in cui si procede con la mietitura della paglia che, al fine di presentare quella colorazione biancastra, viene lasciata al sole legata in mazzetti. Prima di misurarsi con l’attività dell’intreccio, si è soliti bagnare la paglia per evitare che si possa spezzare e, solo successivamente, si procede con la realizzazione di trecce di quattro, sette o tredici fili di paglia. A seguire alcune azioni minuziose per rifinire il lavoro, ogni modello viene lucidato, lisciato e passato per delle presse.
IL TERRITORIO A tenere alto l’onore di questa rappresentazione artistica è il Museo del Cappello di Montappone, sito in quel di Piazza Roma, Museo del cappello, un prezioso contenitore dove sono esposti materiali e manufatti d'epoca. È possibile vedere gli antichi strumenti della lavorazione della paglia, dalla rudimentale pressa che assomiglia ad un ferro da stiro fino ad i macchinari più evoluti simili alle presse degli stampatori. Inoltre l'esposizione presenta una ricca produzioni di cappelli, modelli dei primi del secolo, da cerimonia, cilindri, pagliette, fez, feluche, pamele etc.
Punta di diamante il cappello preferito di Federico Fellini donato al Museo dalla famiglia.
INDIRIZZI Nonostante la crisi economica che ha afflitto innumerevoli settori produttivi, sono ancora tanti i cappellai operativi in città: in quel di via Leopardi 18 l’appuntamento con la tradizione ha un nome, Sorbatti, l’azienda a carattere familiare che, da ben tre generazioni, porta avanti con il cuore un mestiere storico. Era il 1922 quando Attilio e sua moglie Ester fondarono la società, gestita ora dai nipoti, da sempre sinonimo di made in Italy di altissima qualità. La peculiarità dei Sorbatti è quel perfetto connubio tra tradizione, innovazione, artigianalità e tecnologia. Oltre a coppole e berretti tradizionali, famosi modelli come il Montecristi Panama, in finissima e pregiata paglia proveniente dall'Ecuador, indossato anche da Sean Connery in “Indiana Jones”.
Montappone vi aspetta… insieme a noi…