Raduno d'autunno a Corinaldo con il Camping Club Civitanova Marche

14/11/2014 - 16/11/2014 Marche

Il Camping Club Civitanova Marche
in collaborazione con il Comune di Corinaldo (AN) nuovo Comune Amico del Turismo Itinerante

uno dei borghi più belli d’ Italia, Bandiera Arancione, Bandiera Verde e.. vi aspetta al raduno camper

   
  
 RADUNO D’AUTUNNO
                
          
a Corinaldo 
    14 – 15 – 16 novembre 2014

                           
                                                                     
PROGRAMMA PROVVISORIO

Venerdi 14 A partire dalle ore 19:00 arrivo e sistemazione equipaggi presso "Borgo di sotto, area sosta camper (Via Pecciameglio e spazio contiguo)"

Sabato 15  Mattina: proseguono arrivi e registrazione equipaggi.
A seguire visita guidata a gruppi al Centro storico medievale, al santuario Diocesano di Santa Maria Goretti e tanto altro.
 Ore 12:00   “Aperitiviamo insieme” tutti sotto al gazebo con l’aperitivo offerto dal club.
Pomeriggio, come al mattino, visita guidata a gruppi al Centro storico medievale, al santuario Diocesano di Santa Maria Goretti e tanto altro.
 Ore 20:30 Cena insieme, su prenotazione entro i termini, presso il ristorante “ I Tigli” (menù- antipasto: crostoni e  rustici, primi: pennette alla boscaiola, tagliatelle alla scorticatora -  secondo: pasticciata di vitello alla marchigiana – contorni: insalata mista, fagiolini e verdure grigliate – dolce: tiramisù – acqua, vino della casa e caffè. Costo € 19,00 a persona, bambini fino a 10 anni, partecipanti al raduno, gratis.)

Domenica 16 Ore 09:30 Presso la sala Grande "A. Ciani" del Comune di Corinaldo: Assemblea  dei presidenti dei Club centro-Italia Unione Club Amici (aperta a tutti i partecipanti al raduno) presieduta dal coordinatore nazionale Ivan Perriera e dal coordinatore di area Giancarlo Staffolani (Verranno illustrate le importanti caratteristiche della nuova card Camping Key Europe)
Ore 10:45 circa: saluto del Sindaco e cerimonia di assegnazione del prestigioso riconoscimento di “Comune Amico del Turismo Itinerante”  con consegna dell’attestato e del cartello  stradale ai  rappresentanti  dell’ Amministrazione  Comunale  da  parte  dei  responsabili dell’ Unione Club Amici.
Dopo pranzo, con calma, saluti, baci e… arrivederci al prossimo incontro.

Quota di rimborso spese: 12,00 € ad equipaggio. Prenotazione obbligatoria entro il 09/11/2014 o al raggiungimento dei posti disponibili.

 
  Le prenotazioni si possono effettuare anche nella pagina  “raduni” del sito.  
L’adesione al raduno implica l’accettazione del programma e delle variazioni che si rendessero necessarie, prima e durante lo svolgimento, da parte di tutti i partecipanti ed esonera gli organizzatori da ogni responsabilità in caso di incidenti, danni e furti che si dovessero eventualmente verificare prima, durante e dopo lo svolgimento del raduno. Il programma è provvisorio e in fase di perfezionamento  pertanto potrà subire modifiche.

 

Affrettatevi a prenotare!!           
                                  

 

Qualche notizia…

per conoscere  la città natale di Santa Maria Goretti


Arroccato in posizione strategica tra la Marca di Ancona e lo Stato di Urbino, il borgo di Corinaldo, con il suo grazioso centro storico di origine medievale, ha il suo simbolo nelle imponenti mura rimaste praticamente intatte dal Quattrocento.

Se ne può percorrere l'intera cerchia, lunga 912 metri, con una suggestiva passeggiata guidata. Le porte, i baluardi, le torri di difesa, i merli ghibellini a coda di rondine, i camminamenti di ronda contrassegnano il paesaggio di questo raro esempio di città fortificata dove ad apparire incongrui sono i segni della modernità, come le automobili o i fili della luce.

Perfetto set di un film di cappa e spada, Corinaldo ha il suo centro nella Piaggia, una scalinata di cento gradini verso cui convergono le case in mattoni rossi disposte a spina di pesce.

L'ordito urbanistico della città comprende numerosi palazzi gentilizi e notevoli edifici civili e religiosi. Lo sviluppo artistico dei secoli XVII e XVIII è dovuto principalmente alla presenza di grandi personalità come il pittore Claudio Ridolfi, che a Corinaldo visse lungamente e morì, e l'organista Gaetano Antonio Callido, che qui ha lasciato due eccezionali organi a canne, uno dei quali donato alla figlia, monaca di clausura negli ambienti oggi occupati dalla Pinacoteca civica.

Tra gli edifici pubblici, sono da vedere il Palazzo Comunale, bell'esempio di architettura neoclassica con il lungo loggiato che dà su via del Corso, l'ex Convento degli Agostiniani, costruito nella seconda metà del Settecento e ora utilizzato come albergo, il Teatro Comunale (1861-69) intitolato a Carlo Goldoni e la Casa del Trecento, che ospita la Pro Loco ed è la più vecchia del borgo.

Le chiese rivelano tutta la spiritualità del luogo, rinforzata dalla lunga appartenenza allo Stato Pontificio.

 La Chiesa del Suffragio, terminata nel 1640, fu in seguito demolita e ricostruita per essere riaperta al culto nel 1779. Conserva il dipinto di Claudio Ridolfi che era stato collocato sull'altare maggiore il giorno della prima inaugurazione, il 6 gennaio 1641.

In piazza S. Pietro il campanile è quanto resta dell'omonima chiesa, demolita nel 1870 perché pericolante. Al suo posto troneggia un grande cedro dell'Himalaya, piantato, pare, da un anticlericale affinché non vi si ricostruisse un altro edificio religioso.

E ora torniamo alle mura. Il primo impatto del visitatore è con la quattrocentesca torre dello Sperone, alta 18 m. e di forma pentagonale, attribuita all'architetto senese Francesco di Giorgio Martini e più volte restaurata.

Tra le torri, spiccano anche quella dello Scorticatore (dove le mura raggiungono i 15 metri di altezza), quella del Mangano e quella del Calcinaro, che prendono il nome dalla professione che svolgeva chi vi abitava.

Dalla Rotonda, invece, che fa parte dell'aggiunta rinascimentale terminata nel 1490, proseguendo verso il giro di ronda si accede ai Landroni, un corridoio porticato derivato dalla sopraelevazione degli edifici seicenteschi lungo via del Corso. Da lì si ritorna alle mura, che inglobano alcune imponenti porte bastionate.

La parte più interessante della cerchia muraria è forse quella di Porta S. Giovanni, in quanto conserva inalterati molti elementi di difesa. L'architettura militare dell'epoca presenta in questo tratto tutto il suo corredo di saettiere, archibugiere, beccatelli,  piombatoi e merlature.

Girando verso il pozzo del Bargello si raggiunge la terrazza sopra l'arco della porta, da cui si può ammirare - come ha fatto il principe Carlo d'Inghilterra nel 1987 - il centro storico e la campagna sottostante, arrivando con lo sguardo fino al Monte Conero nei giorni limpidi.

La Collegiata di S. Francesco ha origini antiche (1265) ma si presenta a noi nelle forme della ricostruzione secentesca e, ancor di più, settecentesca, quando fu edificato il convento (1749) e venne innalzata la nuova chiesa (1752-59).A destra dell'ingresso è presente un piccolo monumento in marmo bianco di Carrara dedicato a Santa Maria Goretti, di fronte al monumento il busto di Papa Pio XII, il pontefice che la beatificò il 27 aprile 1947 e la santificò poi il 24 giugno 1950. Superata la porta a fianco del monumento si accede al Battistero dove a sinistra, sotto una vetrata rotonda, è posto il vecchio fonte battesimale, dove la Santa fu battezzata il 17 ottobre 1890.

Il Santuario di S. Maria Goretti, dedicato alla martire nata a Corinaldo nel 1890, con l'ex monastero ora adibito a Sala del costume e Biblioteca comunale, ingloba con fattezze settecentesche l'antica chiesa medievale di S. Nicolò. L'interno è un bell'esempio di tarda architettura barocca e custodisce numerose opere d'arte, tra cui una grande cantoria lignea che racchiude uno splendido organo di Callido del 1767.

A sinistra dell’ingresso sono presenti le spoglie mortali di Mamma Assunta deceduta a Corinaldo nel 1954; mentre a destra quelle di Alessandro Serenelli.
Nell’altare centrale  in marmo bianco di Carrara, vicino ad una scultura lignea di Santa Maria Goretti è posizionata un’urna in argento contenente l'osso del braccio della Santa, braccio con il quale la Martire tentò di difendersi dal suo aggressore, Alessandro Serenelli. Un altro organo di Callido si trova nella cantoria lignea sopra la porta d'ingresso della Chiesa dell'Addolorata, consacrata nel 1755.

La Casa Natale di Santa Maria Goretti  è ubicata poco distante dal centro storico, in contrada "Pregiagna" e è una piccola abitazione contadina, di due piani. Al piano terra un ambiente conserva ancora elementi della primitiva stalla, mentre dove era localizzata la cantina è ora presente una piccola cappella dedicata a Santa Maria Goretti. Al piano superiore si trova la sala da pranzo con al centro il camino e due altri ambienti; a sinistra la camera di Luigi Goretti e Assunta Carlini. E’ qui che il 16 ottobre 1890 nacque "Marietta", come usavano chiamarla in famiglia. In questa stanza sono conservati mobili originali della famiglia Goretti, tra cui il letto ed il quadro a capoletto donato da Mamma Assunta.   

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LA VITA DI SANTA MARIA GORETTI

Il 16 ottobre 1890 nasce a Corinaldo Maria Goretti, da Luigi Goretti e Assunta Carlini, una famiglia di contadini poveri la cui unica ricchezza risiede nella forza delle proprie braccia e nella fiducia in Dio. Riceve il Sacramento del Battesimo nella Chiesa di S. Francesco il 17 ottobre 1890 e nellaSanta Maria Goretti stessa viene Cresimata il 4 ottobre 1896.I suoi piccoli e umili piedi percorrono ogni giorno un notevole tratto di strada per recarsi a pregare nella Chiesetta dell’Incancellata e, prima di partire con la famiglia alla volta dell’Agro Romano, l’ultimo saluto è per quell’immagine della Madonna tanto amata.

E’ il 12 dicembre del 1896. Luigi Goretti, capo famiglia, mamma Assunta e i sei figli seguono il destino di tante altre famiglie: masse grigie e dolenti di uomini e donne, vecchi e bambini senza sorriso e con una sola bisaccia piena di disperazione che s'incamminano lungo le strade di una nuova terra promessa, non tanto alla ricerca di un “Eldorado” perduto, perché mai in verità posseduto, quanto piuttosto bisognosi di una speranza di vita.

Ma le paludi Pontine non si rivelano certamente quella terra tanto desiderata: il lavoro è massacrante, 10-12 ore al giorno, anche per donne e bambini, il salario è da fame tra privazioni d’ogni sorta.

I Goretti abitano nella stessa casa con i Serenelli. Luigi Goretti non resiste molto a quelle dure privazioni e fatiche, si ammala gravemente e muore di malaria. Solo la preghiera e l’intimità con Dio aiutano Marietta a superare quel tragico momento e a ritrovare un flebile sorriso. Quel sorriso che sarà spento per sempre in una afosa giornata di luglio, nella Cascina Antica di Ferriere di Conca ferita mortalmente da Alessandro Serenelli, un altro povero marchigiano nell’inferno di quelle terre malariche, che voleva abusare della sua innocente purezza. Marietta muore il giorno dopo perdonando il suo assassino.

E’ il 6 luglio del 1902. L’eccezionalità del fatto si diffonde in Italia e nel mondo.

Mamma Assunta torna a Corinaldo e anni dopo, in un commovente incontro, perdona l’uccisore della figlia.

Maria dall’umile campagna marchigiana, alla desolazione delle paludi Pontine fino alla gloria del Bernini viene Beatificata in S. Pietro il 27 aprile 1947 e Santificata il 24 giugno 1950 da Papa Pio XII in una cornice esaltante di folla.

"Ammirate la forza dei cuori puri! E’ una forza che oltrepassa i limiti della natura umana ed anche, non di rado, della comune virtù cristiana; è la forza dell’amore verso lo sposo divino dell’anima, la quale respinge chiunque osasse tentare la sua fedeltà, minacciare la purezza dei suoi sentimenti". Così Pio XII rivolgendosi ai giovani, definendo Maria Goretti l’Agnese del XX° secolo.

Mamma Assunta, lei, semplice e forte donna dei campi, è presente a quell’evento straordinario, unico caso nella storia della Chiesa in cui un genitore assiste alla glorificazione della propria creatura.                                     
(da internet)

 
Noi con Corinaldo… vi aspettiamo!!