A Pasqua e Pasquetta il Mercatino Enogastronomico della Certosa si fa in due

04/07/2024 - 04/07/2024

Proposte per una gita fuori porta, unendo arte e enogastronomia. A Certosa di Pavia (Pv) e a Morimondo (Mi) tornano alla ribalta le tipicità del Pavese, della Lomellina e dell’Oltrepò

 

Il Mercatino Enogastronomico non si ferma nemmeno a Pasqua, ma anzi si fa in due e unisce alla data consueta nella sua sede storica - nello spazio antistante il complesso architettonico della Certosa di Pavia - quella di Morimondo, anche qui di fronte all’Abbazia. Cultura del gusto pavese, sapori tipici e prodotti dell’eccellenza enogastronomica in due luoghi carichi di storia e di bellezza. Enogastronauti, fooders, golosi affezionati, turisti e turisti del gusto in trasferta possono unire la necessità di nutrire anima e corpo in due località bellissime, spesso sottovalutate come tutto ciò che è troppo a portata di mano.

Un’agenda di piccoli eventi per questa Pasqua e Pasquetta 2012 che dimostrano come sia possibile unire l'agricoltura, l'enogastronomia, l'arte e il turismo per promuovere un territorio ed i suoi prodotti tipici senza dimenticare la storia e le tradizioni. Ovvero combinare cultura e cultura del gusto ma a chilometri zero e a filiera corta.

Filiera corta, bontà bio e zero stress da coda alla cassa, con in più la possibilità di conoscere i produttori e le loro personali storie di piccoli imprenditori del gusto.

 

Cosa è possibile trovare? Salame e patè d'oca, Salame di Varzi, formaggi tipici, riso del Pavese, miele, salse, specialità dolciarie tra cui le tradizionali Offelle di Parona ma anche vini dell’Oltrepò e dell’Alessandrino, birre artigianali, succhi di frutta e passate di pomodoro, pasta fresca e conserve. E poi i funghi, le marmellate e le confetture da degustare a colazione, a merenda e insieme ai formaggi del Pavese ma anche del vicino Monferrato.

 

Domenica 8 Aprile 2012

Dalle 9 alle 18

Certosa di Pavia (Pv), via del Monumento

 

Lunedì 9 Aprile 2012

Dalle 9 alle 18

Certosa di Pavia (Pv), via del Monumento

 

Lunedì 9 Aprile 2012

Dalle 9 alle 18

Morimondo (Mi), piazza San Bernardo

 

La Certosa di Pavia è facilmente e rapidamente raggiungibile anche in treno da Milano con comodi treni Regionali (uno ogni ora). E se le condizioni meteorologiche lo consentono anche in bicicletta da Milano, magari seguendo il cammino di Sant'Agostino: una trentina di chilometri da Milano (linea 2 della metropolitana, fermata Romolo o Abbiategrasso, http://www.piste-ciclabili.com/itinerari/15-milano-pavia-lungo-il-navigl...).Dichiarata monumento nazionale italiano nel 1866 diventando così proprietà del Regno d’Italia, la Certosa di Pavia fu eretta a partire dal 1396 per volere di Gian Galeazzo Visconti come sacello funebre della famiglia; il monastero fu ultimato nel 1452 e la chiesa nel 1473. La facciata venne realizzata successivamente dai fratelli Mantegazza e da Giovanni Antonio Amadeo (la parte inferiore) e da Lombardo nel XVI secolo (la parte superiore).

 

L'Abbazia di Morimondo fu fondata nel 1136 dai cistercensi provenienti dal monastero francese di Morimond, i quali, trapiantati in Lombardia, conservarono il nome della loro abbazia madre (da "mora", parola della bassa latinità = palude). La basilica, sorta in periodo successivo alla costruzione del monastero (dal 1182), è oggi il monumento di maggior importanza di Morimondo. Rispecchia il

disegno delle chiese cistercensi voluto da S. Bernardo: grandiose e solenni in contrasto con l'austerità e la povertà della vita dei monaci, cui è attribuito il merito di aver intrapreso l'opera di bonifica e valorizzazione agricola del territorio. L'esterno in mattoni è in stile gotico francese con elementi romanico-lombardi. La facciata presenta un taglio a capanna; il portale è preceduto da un pronao (porticato posto davanti alla chiesa) aggiunto nel 1736. Un rosone centrale, bifore, aperture cieche e altre a cielo aperto definiscono la parte superiore, coronata da una fila di archetti che continuano sui fianchi. L'interno di forma basilicale, a 3 navate su pilastri con volte a crociera, con transetto e abside rettangolare.Opere: entrando a destra si nota una magnifica acquasantiera trecentesca con rosoni e teste fantastiche. Degno di nota il coro, commissionato dai monaci di Settimo Fiorentino, stabilitisi a Morimondo nel 1490, all'intagliatore abbiatense Francesco Giramo, che lo concluse nel 1522. Si compone di 70 stalli divisi in 2 ordini; negli scranni sono raffigurati motivi simbolici.Sul fianco destro della chiesa si apre il chiostro, dove affacciano le varie parti del monastero, più volte riprese e rimaneggiate nel tempo. Il lato est è il piu' antico, con la sala capitolare, il sovrastante dormitorio, il "parloir" e la "sala di lavoro" dei monaci. Sul lato sud si affacciano il "calefactorium" (unico locale riscaldato) e il refettorio. L'ala dei conversi, lato ovest, è quella che ha subito maggiori trasformazioni.

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