Scoprire bellezze, eccellenze e luoghi inediti del Belpaese viaggiando in armonia con la natura
con Legambiente e Turismo a cavallo
Passeggiate, iniziative e visite guidate in tredici regioni dal 21 al 23 aprile
Scoprire le bellezze del nostro Paese, promuovere il turismo equestre come modello di turismo sostenibile e contribuire a rilanciare le economie locali. Questi gli obiettivi della campagna Parchi a Cavallo che Legambiente e Turismo a cavallo lanceranno a livello nazionale nel weekend del 21-23 aprile, in collaborazione con i centri ippici di 13 regioni italiane.
Il contesto è quello delle aree protette, luoghi di grande valore naturalistico, patrimoni storici, artistici e culturali, tradizioni enogastronomiche consolidate, ma anche luoghi ideali per creare sviluppo e lavoro in settori strategici come la manutenzione del territorio, il turismo di qualità, la gestione del patrimonio culturale.
Tra gli obiettivi di Parchi a cavallo, la valorizzazione di tanti ambienti straordinari come quelli del Parco della Majella in Abruzzo, delle dune del Sulcis in Sardegna, del Parco della Murgia Materana in Basilicata e del Parco Naturale Monti Sicani in Sicilia. All’importanza delle zone umide per la salvaguardia della biodiversità, saranno dedicati i trekking organizzati intorno al Lago di Occhito, in Molise, e nel Parco Fluviale Regionale dello Stirone, in Emilia Romagna.
Il turismo equestre, inoltre, è un modo per incontrare le culture e le tradizioni locali, legate alla qualità del territorio: per questo i centri che hanno aderito alla campagna guideranno i cavalieri attraverso le eccellenze dei prodotti della provincia di Lecce, alla scoperta dei vitigni autoctoni in Veneto e Piemonte e ci faranno assaporare i sapori della Maremma con degustazioni di prodotti della filiera locale, vivendo un esperienza unica con i butteri.
Il turismo equestre, oltre a consentirci di assaporare appieno il territorio con tempi e ritmi di percorrenza “naturali”, può essere anche un modo per guardare e vivere la natura con occhi diversi, basti pensare all’attività di horsewatching nel Parco Naturale Regionale dell’Aveto in Liguria o alle attività di equitazione integrata che verranno svolte su tutto il territorio nazionale dall’associazione Equitabile, finalizzate alla creazione di momenti di inclusione sociale tra le diversità.
“Il turismo equestre può rappresentare al meglio la nostra idea di vacanza intesa come esperienza di bellezza e condivisione, nonché la perfetta modalità per conoscere le aree protette – ha dichiarato la presidente di Legambiente Rossella Muroni -. Il patrimonio naturale e paesaggistico, la biodiversità, le tradizioni culturali, le eccellenze enogastronomiche che caratterizzano i nostri territori arricchiscono e completano una attività sportiva e ludica già di per sé salutare e inclusiva. La nascita e lo sviluppo delle ippovie contribuisce inoltre all’affermarsi di un turismo nuovo, più sostenibile e in armonia con la natura”.
“Promuovere il turismo equestre vuol dire promuovere i territori, contribuire in maniera concreta al sostegno di numerose piccole attività, per lo più artigianali – ha aggiunto il responsabile di Turismo a cavallo Fabio Massimo Moreschini -. Vuol dire investire in un turismo responsabile che porta ricchezza, rispettando luoghi e ambiente. Il turismo equestre è riscoprire il cavallo nel suo aspetto più nobile, come fedele compagno di viaggio per l’uomo, alla scoperta di bellezze troppo spesso dimenticate”.
L’iniziativa, che ha ricevuto il patrocinio di Federparchi – Europarc Italia e di AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile), nasce nell’Anno Internazionale del Turismo Sostenibile per lo Sviluppo, dichiarato dalle Nazioni Unite per “sensibilizzare il maggior numero di persone alla diffusione della consapevolezza del grande patrimonio delle varie culture”, un’opportunità unica per contribuire alla costruzione di una società e di un mondo migliore, sostenendo un modello di crescita rispettoso delle risorse culturali e ambientali, dei popoli e del lavoro.