Lazio, Umbria e Toscana con gli SmileOnCamper

23/04/2012 - 23/04/2012 Lazio


Ponte 24 aprile - 1° maggio in Lazio, Umbria e Toscana con gli SmileOnCamper



Iniziamo il nostro viaggio con:
il Palio di San Anselmo e la Sagra del biscotto, che si svolgono a Bomarzo, Viterbo dal 23 al 25 aprile 2012, in onore del patrono San Anselmo.

Arrivo 24 aprile - partenza 25 aprile sera (area sosta)


Giovedì 26

si continua con un pò di relax alle Terme dei Papi di Viterbo

Prezzi per tutta la giornata 12 €/adulto - 8 €/ragazzi fino a 12 anni

E' possibile pernottare con i camper gratuitamente presso il parcheggio chiuso delle terme (42.414562,12.063621)


Venerdì 27

si prosegue per Narni allo scopo di effettuare la visita, in serata, dell'immancabile "Narni Sotterranea", città antica e segreta.

Narni Sotterranea offre un importante varietà di ambienti da visitare in un percorso guidato affascinante: si possono ammirare i sotterranei dell'antico convento domenicano di Santa Maria Maggiore, dove nel 1979 furono scoperti una serie di ambienti di grande interesse.

Sarà inoltre possibile toccare con mano le riproduzioni reali di strumenti usati dai romani per costruire gli acquedotti sotterranei ed osservare le foto dell'acquedotto della Formina, del I sec. Su prenotazione si possono visitare sia l'acquedotto che i sotterranei della chiesa di S.Maria Impensole, che conserva resti romani e due cisterne.

Biglietti D'ingresso:

• Sotto 14 anni nei nuclei famigliari: gratuito

• Oltre 14 anni: 5 euro;• Gruppi oltre 20 persone: 4 euro
Area di sosta da definire


Sabato 28

trasferimento a Montegabbione (TR) per l'immancabile visita alla tanto decantata ed interessantissima "Scarzuola"

È ben conosciuta per l'antico convento dove secondo tradizione avrebbe dimorato San Francesco d'Assisi, e per la città-teatro, costruita nel ventesimo secolo dall'architetto milanese Tomaso Buzzi.

"...alla scarzuola, quando qualcuno mi osserva che la parte nuova, creata da me, non è "francescana", io rispondo: naturalmente, perchè rappresenta il Mondo in generale e in particolare il mio Mondo - quello in cui ho avuto la sorte di vivere e lavorare - dell'Arte, della Cultura, della Mondanità, dell'Eleganza, dei Piaceri (anche dei Vizi, della Ricchezza, e dei Poteri ecc.) in cui però ho fatto posto per le oasi di raccoglimento, di studio, di lavoro, di musica e di silenzio, di Grandezze e Miseria, di vita sociale e di vita eremitica, di contemplazione in solitudine, regno della Fantasia, delle Favole, dei Miti, Echi e Riflessi fuori dal tempo e dallo spazio perchè ognuno ci può trovare echi di molto passato e note dell'avvenire...

Tomaso Buzzi"


Costo euro 10,00 a persona.
Area sosta da definire.


Domenica 29

trasferimento a Chiusdino (SI) per visita all'abbazia di San Galgano e per vedere, presso l'eremo, la famosa spada nella Roccia
Tra le tante leggende quella di Re Artù è sicuramente una delle più affascinanti. Tanti sono i personaggi e le storie che ruotano intorno al Re, nato, secondo la leggenda, grazie ad un incantesimo di Merlino. Il mago permise infatti a Uther Pendragon, re di Britannia, di giacere con la bella Igerna, trasformando i suoi lineamenti in quelli del marito di lei. Merlino pretese che, in cambio dell'incantesimo, Re Uther gli consegnasse il bambino non appena fosse nato. Al momento della nascita, Merlino reclamò il neonato e lo affidò ad una famiglia per allevarlo. Ma il mago aveva grandi progetti per il piccolo, che infatti, apparentemente per caso divenne Re di Britannia, dopo essere riuscito a estrarre la Spada nella Roccia. Fin qui la leggenda arturiana, ma la leggenda della spada nella roccia si intreccia in maniera decisamente affascinante con la realtà, e per l'esattezza con una realtà tutta italiana. Siamo nella Toscana del XII secolo, poco lontani da Siena, in un paesino chiamato Chiusdino. Qui, nel 1148, nasce Galgano Guidotti. La cavalleria lo affascina al punto che, dopo una prima visione di San Michele, decide di diventare egli stesso un cavaliere, e la sua vita viene segnata da un comportamento libertino e dissoluto. I suoi genitori avevano per lungo tempo atteso l'arrivo di un figlio, tanto da recarsi in pellegrinaggio verso la Basilica di San Michele sul Monte Gargano, in Puglia (da qui forse il nome del santo), ma si abbandonano allo sconforto davanti a tale comportamento. Il destino ha, però, riservato loro una sorpresa. Galgano, dopo una seconda visione di San Michele, si interroga sulla sua vita e decide di dedicare i suoi anni a venire a Dio e di vivere come un eremita.

Impugnata la sua spada, la conficca in una roccia, e davanti all'elsa, che si erge come una croce, egli pregherà (una variante della storia narra che fu lo stesso San Michele a conficcare la spada).

Era il 1180 e l'intero anno successivo viene segnato dai miracoli di Galgano, che muore di stenti nel 1181. La sua beatificazione avviene in soli 3 giorni e nel 1185 papa Urbano III lo proclama Santo.

Di lui rimane solo il teschio, conservato nella chiesa di Chiusdino, da cui si racconta crescessero capelli biondi, tanto da nominare San Galgano protettore dei calvi. Il resto del corpo non è mai stato trovato, sebbene alcuni testi indichino come luogo di sepoltura l'area intorno alla spada.

Sul luogo è stata poi costruita una chiesetta, con una particolare volta dipinta con cerchi concentrici bianchi e neri.

Si potrebbe pensare ad una variazione della leggenda Arturiana, ma c'è una testimonianza incontestabile: la spada è ancora oggi conficcata nella roccia.

E su questo mistero sono iniziate le indagini di alcuni ricercatori delle Università di Pavia, Milano, Padova e Siena.

I risultati hanno confermato che l'elsa che emerge dalla roccia appartiene a una intera spada realmente conficcata nella roccia. Le ricerche hanno anche permesso di datare con precisione la chiesa e alcuni resti ossei trovati in una piccola scatola, anche se purtroppo i risultati non sono stati resi pubblici.

La cronologia degli eventi, e delle diverse opere che hanno reso celebre Re Artù, testimoniano come in realtà si potrebbe vedere in Galgano un vero e proprio ispiratore del famoso ciclo Arturiano. Lo stesso nome Galgano pare sia stato mutato in Galvano, uno dei cavalieri della tavola rotonda. Il ciclo Arturiano inoltre risale alla fine del XII secolo, esattamente dopo la morte del santo senese. Se ci si fa trasportare dalla leggenda non si può ignorare uno dei sogni fatti da Galgano, in cui egli incontrò Gesù e i dodici Apostoli seduti intorno ad una tavola rotonda e vide il Santo Graal. Coincidenze si potrebbe dire, ma è facile cedere al fascino dei miti celtici e ambientazioni medievali che fanno da sfondo alla storia e di Galgano. A poca distanza dalla collinetta su cui sorge la chiesetta, infatti, si trovano i resti di un'antica abbazia cistercense, ormai senza tetto, a causa del crollo del campanile, e con un prato al posto del pavimento: un paesaggio che sembra essere tratto dalle più antiche e famose leggende dei cavalieri medievali, un luogo quasi magico in cui circa 750 anni fa si svolsero eventi straordinari.

Nel corso degli ultimi anni si è andato sviluppando un crescente interesse intorno alla figura di San Galgano, mentre gli splendidi edifici eretti a sua memoria, Eremo o Rotonda e Abbazia, sono sempre più conosciuti e apprezzati non solo nel nostro paese, ma anche in gran parte del mondo.


Area sosta : Strada Comunale di Casette - Chiusdino (Siena)

Prezzi 1,5 € 0ra (dalle 08 alle 20) - notturno gratis


Lunedì 1 maggio pranzo comune ed inizio rientro


Per saperne di più: SmileOnCamper