Il Fescennino a Corchiano

30/11/2024 - 30/11/2024

Al via la prima rassegna teatrale de “Il Fescennino” di Corchiano.



Dal 17 gennaio fino al 14 marzo 2014 spettacolo e musica si fondono nel grazioso teatro comunale.  “Musicomio”, questo il nome della rassegna, con la sua programmazione estroversa e brillante incontra diversi generi, dal teatro comico alle tante sfaccettature della cultura popolare fino all’arte contemporanea e alla musica. Il programma di questa rassegna pensata per il teatro “Il Fescennino” rispecchia la natura di questo luogo, da sempre sintesi di scambi e di incontri; un luogo nell’anima del centro storico, anticamente adibito a mattatoio e lavatoio oggi luogo comunitario di ritrovo ed elaborazione culturale. Arte e teatro si incontrano anche con i sapori del territorio, infatti il Biodistretto della Via Amerina e delle Forre interverrà con degustazioni di prodotti tipici locali e a Km 0.

Per il direttore artistico Serena Galella “Musicomio vuole essere un viaggio fatto di tante soste, un viaggio slow, dove ci si può prendere il tempo di ascoltare, di osservare, annusare, dove ci si può rigenerare

e trovare le energie per scoprire nuovi scenari artistici”.


Venerdi 17 gennaio, arrivano da Verona Beatrice Zuin e Claudio Moro per aprire la rassegna con lo spettacolo-canzone “Amado mio“, un omaggio ai colori e alla musicalità di Cuba. I due artisti proporranno tre racconti, un viaggio in parole e musica attraverso il tempo di Cortez, quello dell’unificazione monetaria (Granma) e dell’impopolare epoca di Batista. Un concerto appassionato, ben ancorato alla storia, che vede fianco a fianco due artisti affiatati e di grande esperienza.


 

Il Fescennino d'oro nasce nel 2000 da un'idea del Sindaco, dott.Bengasi Battisti e del Maestro Nicola Piovani, in occasione dell'intitolazione di una nuova piazza a Pina Piovani, attrice corchianese. Esso non è l'ennesimo premio istituito in Italia. La sua originalità è racchiusa nella sua non fissità. Viene infatti attribuito solo quando la Giuria composta da Vincenzo Cerami, Germano Mazzocchetti, Mario Monicelli, Curzio Maltese, Vincenzo Mollica e da Paila Pavese, individua all'unanimità un artista che abbia svolto un'attività volta a tutelare e diffondere le tradizioni e il teatro popolare, attraverso la comunione di comunicativa teatrale e nobiltà culturale. Il Fescennino d'Oro va inteso, quindi, come un premio dalla duplice finalità: il riconoscimento di radici culturali e di tradizioni che fanno la storia di una comunità, se non di un popolo intero. Ma anche la possibilità, per dirla con le parole del Maestro Piovani, di dare premi a chi ne ha ricevuti meno di quanto meritava, perché nel frattempo è cambiato il linguaggio, verbalizzato e non; sono cambiati i tempi della comicità, allineati a quelli più rapidi e incisivi della televisione. E' cambiato il modo di preparare la propria tecnica recitativa, il modo di fare gavetta, di rapportarsi con il pubblico. Ma le radici e i grandi maestri sono rimasti; è racchiusa tutta qui l'importanza del Fescennino d'Oro.

L'incisione del premio è affidata a Roberto Candolfi che ha riproposto il frammento di sarcofago conservato presso la nostra biblioteca, incorniciato da cinque elementi che ripropongono le cinque arti: musica, teatro, cinematografia, architettura e poesia. L'artista romano, a Corchiano dal 1988, si è specializzato per cinque anni alla Zecca di Stato come incisore con tecnica manuale e scultura in bassorilievo. La lunga attività in proprio l' ha portato, con fatica e molta tenacia, ad essere apprezzato negli ambienti romani e non, fino a realizzare opere importanti come la Medaglia del Coni per le Olimpiadi di Los Angeles, la Medaglia per il Concilio Ecumenico e quella a cui è più legato, per soddisfazione professionale e personale: la Medaglia Salvo d'Acquisto per l'Arma dei Carabinieri.

Programmazione completa su www.prolocorchiano.com