Dopo la lunga chiusura in seguito alle misure previste dal Dpcm del 3 novembre 2020, è tutto pronto per la riapertura dell’ottava edizione di Selvatica – Arte e Natura in Festival in programma a Biella venerdì 5, 12, 19 e 26 febbraio 2021, dalle 15 al 21.
Selvatica – Arte e Natura in Festival, giunto all’ottava edizione, è un evento biennale in cui le arti visive dialogano con la bellezza della natura diventando un filtro con cui osservare il mondo.
Il Festival, progettato da Palazzo Gromo Losa Srl, ideato da E20Progetti e da Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, ha sede nella cornice storica di Biella Piazzo e unisce artisti, fotografi, creativi e ricercatori in un insieme di proposte che coniugano mostre di pittura, fotografia, scultura, incontri e conferenze. Tema assoluto la natura e i diversi modi di rappresentarla.
I tre palazzi che compongono il Polo Culturale di Biella Piazzo – Palazzo Ferrero, Palazzo Gromo Losa e Palazzo La Marmora, possono finalmente riaprire le porte al pubblico per l’ottava edizione del Festival, che quest’anno ospita le opere di Margherita Leoni, le sculture di Luciano Mello Witkowski Pinto, gli Alberi Monumentali Italiani incisi all’acquaforte da Federica Galli, gli acquerelli e i disegni botanici realizzati nell’Ottocento dalle sorelle Emilia e Filippina La Marmora e le opere dei giorni nostri di Angela Petrini e Maria Lombardi.
Il festival
Nei mesi di chiusura il Festival ha coinvolto il pubblico attraverso un aggiornamento quotidiano del sito internet e delle pagine social – Facebook, Instagram e YouTube – con contenuti video, immagini, interviste e storie che hanno raccontano il lavoro degli artisti presenti in mostra.
È stata anche introdotta una nuova modalità di fruizione del festival attraverso le visite virtuali gratuite delle mostre sul sito https://www.selvaticafestival.net/2020/tour360/ (modalità attiva fino alla chiusura del festival).
Le mostre allestite
In mostra anche gli incredibili scatti del concorso fotografico Glanzlichter, il progetto fotografico Habitat di Marco Gaiotti, che studia l’ambiente che circonda l’animale ritratto e l’esposizione scientifica a cura dei naturalisti Emanuele Biggi e Francesco Tomasinelli dedicata alle strategie di sopravvivenza d’insetti, anfibi e rettili.
La mostra con le sculture di Jürgen Lingl non è più visitabile ma, nel percorso espositivo di Selvatica, è stata allestita la mostra di Caterina Crepax – Intrecci di leggerezza, a cura di Patrizia Maggia. Figlia del noto disegnatore di fumetti Guido Crepax, Caterina Crepax “scolpisce” con la carta abiti sontuosi dai dettagli sorprendenti, raffinati oggetti del desiderio.
Con un’attenzione particolare per il riutilizzo di materiali cartacei di uso comune, ama l’ironico gioco della metamorfosi, della loro trasformazione in “tessuti” preziosi.
Tagli, pieghe, arricciature, plissettature, sbuffi e intarsi che danno vita a magiche creature, a volte illuminate al loro interno, che prendono ispirazione dal mondo animale o vegetale o dalla decorazione architettonica, quasi “crisalidi svuotate di un corpo del quale conservano la memoria”.