Protagonista della serata, il pianista Ferdinando Zuddio, che presenterà musiche di Mozart, Beethoven, Mendelssohn, Liszt e Granados.
Gli appassionati potranno ascoltare la bellissima Fantasia in do minore k 475 di Mozart: diversamente da precedenti composizioni, questa fantasia è stata espressamente concepita per fortepiano e non per clavicembalo, in quanto vengono usate dinamiche specificatamente pianistiche, in modo tale da poter sfruttare le capacità timbriche dello strumento.
Seguiranno le variazioni op.35 di Beethoven, composte nel 1802: sono forse la raccolta più significativa, la più ricca di idee e di novità di tutto il catalogo strumentale beethoveniano prima dei capolavori degli ultimi anni .
Le variazioni presentano significative affinità con il finale della terza sinfonia “Eroica” (da qui l’improprio soprannome che è stato loro dato).
Di Mendelssohn ascolteremo la Fantasia op.28, chiamata “Sonata Scozzese”, generalmente considerata come il massimo esempio di virtuosismo mendelssohniano per pianoforte. Sviluppata in 3 tempi proprio come la forma sonata, è costruita su un semplice ed elegante tema.
La Leggenda n.2 , “San Francesco di Paola che cammina sulle acque”, di Franz Liszt è una composizione di ispirazione religiosa che narra del miracolo dell’attraversamento dello stretto di Messina da parte del Santo accompagnato da un suo discepolo. La vicenda racconta che San Francesco arrivato sullo stretto chiese ad un pescatore di poter compiere l’attraversata a bordo della sua barca con un atto di carità in quanto non avevano denaro per ricompensarlo, ma il pescatore rifiutò. Allora il Santo sostenuto dalla forza del Signore stese il suo mantello sulle acque ed usando il suo bastone come albero e vela diede vita al miracolo.
E’ un’opera caratterizzata da un solo tema e da un virtuosismo estremo che Liszt usa magistralmente per tradurre in musica il racconto creando effetti sonori infiniti ed evocando una profonda drammaticità assolutamente reale.
Concluderà il concerto il brano dal nome evocativo: Allegro da concierto op.46, di Granados, uno dei massimi esponenti della scuola nazionale spagnola.
Composto nel 1903 l’Allegro da concierto op.46 è un’opera dai tratti decisamente spagnoli.
Granados era un abile pianista, tanto che i tratti fondamentali dell’opera sono grande virtuosismo e cantabilità, caratteristiche queste fondamentali nell’ottocento, unite a grande brillantezza, ardore e passionalità. E’ un’opera di grande effetto.
Ferdinando Zuddio, nato a Cosenza nel novembre ’87, intraprende gli studi musicali giovanissimo a soli 5 anni. Molto presto cominciano anche le sue esibizioni pubbliche:
nel ’97 viene ammesso al laboratorio di arti e spettacolo “Spazi Sonori”, con sede a Cosenza, dove affianca all’attività solistica quella cameristica, corale e di duo pianistico. Comincia così ad esibirsi per importanti rassegne a livello nazionale ( Incontri con la musica, Telethon, Concerto per il millennio, ecc ). Partecipa a numerosi concorsi collezionando più di 30 premi tra concorsi nazionali ed internazionali.
Dopo un importante percorso di studi musicali, conclude il biennio superiore ad indirizzo interpretativo, laureandosi con il massimo dei voti e la lode.
Negli ultimi anni partecipa a numerose masterclass, perfezionandosi con artisti di chiara fama internazionale (oltre ai M° Andrea Turini e Maria Grazia Petrali, Humberto Quagliata, Maurizio Zanini, Stefano Fiuzzi e Sergio Perticaroli).
Nel novembre 2011 viene quindi ammesso nel corso di alto perfezionamento in pianoforte tenuto dal M° Perticaroli presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma.
E’ molto impegnato nella attività concertistica, sia come solista sia in formazione da camera, per stagioni musicali nazionali ed internazionali.
A partire dall’anno scolastico 2007/2008 è docente di pianoforte principale presso il Civico Istituto Musicale “Franco Vittadini” di Pavia.
