Autunno di sapori trentini a Comano!
La sagra della ciuiga (30 ottobre -1 novembre), a San Lorenzo in Banale, per il ponte di Novembre, che ospita altri "Borghi più belli d'Italia" e al festa della patata montagnina ad ottobre.
Per il ponte di novembre, una fuga di gusto e sapori ai piedi delle Dolomiti di Brenta in Trentino, in un borgo suggestivo e “fuori dal tempo”, non a caso appartenente ai “Borghi più belli d’Italia”?
A San Lorenzo in Banale torna la Sagra della Ciuìga, con una tre-giorni di degustazioni, spettacoli di strada, menù tematici, stand gastronomici, antichi mestieri, musica…e, novità 2015, un incontro tra altri belli, ovvero altri “Borghi piu’ belli d’Italia “ ugualmente con prodotti presidi Slow Food, che porteranno in questo luogo pieno di storia e di fascino, altri sapori e profumi del nostro Paese (dalla Toscana, Abruzzo e Alto Adige)
Prodotto esclusivamente sull’altopiano del Banale, e in particolare a San Lorenzo, la ciuìga è un capolavoro di norcineria della storia antica e, come spesso accade, retaggio della sapienza contadina che, per ovviare alla povertà e scarsità di materie prime, recupera, aggiunge e mescola materie prime “povere”, creando un gusto finale unico e raro. Composto da carne suina e rape, oggi è presidio Slow Food e anche quest’anno, vedrà i caratteristici antichi “volt” (gli androni in pietra che sostengono tutta la abitazione, tipico elemento architettonico rurale della vallata) di San Lorenzo in Banale, celebrare il prodotto-simbolo del comprensorio Terme di Comano Dolomiti di Brenta, tra assaggi, degustazioni, menu tipici dei ristoratori, stand gastronomici, musica e spettacoli di strada. Un’occasione che mescola il piacere dei sapori con quello della perlustrazione, perché è imperdibile davvero una passeggiata nel borgo.
Il programma è intensissimo : le chicche la cena di gala con lo chef stellato Diego Rigotti, presso una location di charme del territorio e il Mercato del Buon Cibo e del Bel Paese con presidi slow food dei Borghi più Belli d’Italia. E poi le passeggiate del gusto, spettacoli teatrali, animazione per bambini, tra cui, novità 2015, laboratori per imparare a realizzare il pane con la ciuiga .
San Lorenzo in Banale, all’imbocco della Val d’Ambiez e splendida porta di accesso al Parco Naturale Adamello Brenta, è un antico borgo contadino nato dalla fusione di sette “ville-frazioni”, prime fra tutte la splendida Senaso, dove tra i vicoli stretti e suggestive piazzette si affacciano case rurali in pietra e legno, scorci segreti, fontane, lavatoi adorni di fiori.
Ma cos’è esattamente la Ciuiga? La ciuiga è un salume affumicato, composto da carne suina e rape, (come si diceva, oggi presidio Slow Food, in quanto prodotto norcino unico e inimitabile) che nasce nella seconda metà dell’Ottocento, in un contesto di grande povertà. Il salame nasceva allora dagli scarti della carne di maiale (testa, cuore e polmoni) in proporzione del 20% circa. Il resto erano rape cotte tritate. Per dare colore veniva aggiunto il sangue di maiale, ma anche aglio e pepe nero per rendere il sapore piccante, unico e inconfondibile. Le rape venivano coltivate dopo la trebbiatura del grano e maturavano in autunno. Ecco perché la ciuìga veniva tradizionalmente prodotta e affumicata ad inizio inverno, quando il calendario prevedeva il raccolto ma anche l’uccisione del maiale e la lavorazione appunto degli insaccati. La tradizione vuole che il salume, dopo l’affumicatura, si restringesse assumendo una forma strana, quasi fosse una pigna. E proprio ciuìga si chiama la pigna nel dialetto locale. Oggi il recupero della tradizione passa attraverso una nobilitazione del prodotto, invertendo la proporzioni tra carne e rape: 70% di carne suina scelta e il 30% di rape. La ciuìga si può consumare subito dopo l’affumicatura, mentre è ancora fresca. La sua preparazione è semplicissima: si fa bollire in acqua per circa 15/20 minuti dopo averla bucherellata. Nella tradizione locale la ciuìga cotta è abbinata alla patata lessata (preferibilmente cotta con la buccia) e cicoria tagliata molto finemente. Un altro abbinamento possibile è con il purè di patate e capusi (cavolo cappuccio) tagliati sottilissimi. Il più tradizionale è l’abbinamento con i crauti, le lenticchie in umido (con pancetta, pomodoro e alloro) ed il purè o la polenta. Se consumata dopo 10/15 giorni di stagionatura, può essere gustata anche cruda. In questo caso è ottima abbinata a fette di pane leggermente tostate e imburrate. Altre ricette: ciuìga in pasta pane briochè alle noci (antipasto), smacafam del Brenta alla ciuìga, en gnoc na patata alla ciuìga, polenta gialla bramata con peverada di ciuìga.
Ma per chi vuole portarsi avanti... la Festa della Patata Montagnina, a Campo Lomaso e Dasindo
E una settimana prima della sagra della ciuiga, un bell’anticipo di festa di sapori e cucina tipica arriva dalla Festa della Patata montagnina, che si tiene dal 23 al 25 ottobre, sempre a pochi km da Comano, a Campo Lomaso e Dasindo. Giunto alla sua VIII edizione, questo appuntamento è organizzato dai produttori agricoli giudicariesi e vuole rendere onore, con vendita diretta, degustazioni e cene a tema, a questo prodotto di montagna dalle caratteristiche speciali e di grande genuinità. Antiche varietà di montagna, coltivate su terreni un po’ avari nelle quantità che rendono al produttore, ma prodighe invece di sapori genuini per chi le gusta; salubri, gustose e frutto di quanto solo la pianta, senza forzature, è riuscita a carpire dai terreni di montagna e senza alcun trattamento antigermogliante, le patate montagnine delle Giudicarie si prestano alle ricette più gustose e tipiche del territorio. Che in questo weekend a Villa di Campo, Campo Lomaso e Dasindo, vengono proposte in cene e degustazioni a numero chiuso, con prenotazione obbligatoria al numero 335 8302256.