Sabato 9 agosto, inoltre, appuntamento con il Gruppo astrofili salentini che guiderà gli ospiti alla scoperta del cielo, delle stelle, dei pianeti e della Luna
Dopo l'apertura del 5 luglio il Castello è diventato meta per migliaia turisti provenienti da tutto il mondo, dalla Puglia e dal Salento ma soprattutto per i cittadini della città bella che da decenni vedevano negata la possibilità di apprezzare sale, torrioni, gallerie, corridoi, di ammirare la bellezza della luce del sole sulle pareti dell'atrio e il panorama mozzafiato che regalano le terrazze circondate dal mare jonio. In risposta ad un bando dell'amministrazione comunale nei primi sei mesi dell'anno è stato reso fruibile un percorso di visita che mira a ricostruire la storia della città e dell’antico maniero, senza alterarne il carattere e senza avere la pretesa di essere un restauro integrale del monumento che richiederebbe ben altre risorse per ritornare agli antichi splendori. Il Castello è stato tra i protagonisti dell'ultima puntata di Sereno Variabile, storica trasmissione di Rai Due condotta da Osvaldo Bevilacqua che ha trasmesso le immagini "esclusive" registrate circa un mese fa nei giorni della riapertura dell'antica fortezza.
Il Castello si erge all'ingresso del borgo antico di Gallipoli, città da sempre fortificata e, per la sua posizione strategica, contesa. È circondato quasi completamente dal mare. Ha pianta quadrata con torrioni angolari, di cui uno poligonale. Nei periodi successivi furono effettuati numerosi interventi di ristrutturazione e fortificazione. I lavori più importanti vennero progettati dagli Aragonesi. Quando il Duca Alfonso di Calabria venne nel Salento tra il 1491 e il 1492, condusse con sé il celebre architetto militare senese Francesco di Giorgio Martini e volle che questi rinnovasse le fortezze salentine secondo i progressi dell'arte della guerra, che tendeva ad abbandonare la conformazione quadrilatera ereditata dal sistema romano per passare al pentagono. Il senese, non potendo demolire e ricostruire ex novo, ideò il “Rivellino” mediante il quale rese di forma pentagonale l’intero maniero. Prima dell'Unità d'Italia, quando nel 1857 il castello venne radiato dal Novero delle fortezze del Regno Borbonico, perse la sua funzione difensiva, ma mantenne e anzi intensificò la sua funzione civile e soprattutto commerciale. Durante il 1800 divenne deposito di sali e tabacchi, oltre che sede della Dogana nel 1882 e, successivamente, sede della 17^ Legione della Guardia di Finanza.
Sino al 28 settembre le sale del Castello ospiteranno, inoltre, “Scatti di cinema, la Puglia al cinema”, realizzata da Apulia Film Commission e curata da Daniele Trevisi. Sono passati appena quattro anni dalla prima edizione della mostra allestita per la prima volta nel 2010 alla Mostra del Cinema di Venezia. Dopo il successo dell’anteprima veneziana, sono stati diversi i luoghi che hanno accolto la mostra itinerante, anche fuori dal territorio regionale e nazionale. In questi quattro anni, grazie anche al lavoro di Apulia Film Commission, la Puglia ha ospitato numerose produzioni audiovisive nazionali ed internazionali. Ed è per questo che la Fondazione, ha deciso di riproporre un'edizione aggiornata della mostra con nuove e inedite fotografie di film che si sono avvicendate sul territorio in questi ultimi quattro anni, con un allestimento composto da circa 70 fotografie scattate durante la lavorazione dei film di Alessandro Piva, Edoardo Winspeare, Pupi Avati, Sergio Rubini, Mario Martone, Ferzan Ozpetek, Giovanni Veronesi, Daniele Ciprì, Pippo Mezzapesa, Giacomo Campiotti, Leone Pompucci, Ermanno Olmi, Eugenio Cappuccio. Fotografie scelte con l’idea di mostrare le location, i protagonisti e i backstage. La mostra vuole creare, infatti, un viaggio nel territorio pugliese attraverso le immagini dei film. Un percorso in cui vengono sottolineati tutti gli elementi caratterizzanti della Regione: la natura, il mare, le architetture, i colori, i centri storici e la particolare luce che ha sempre incantato i registi di tutto il mondo.
Emporio di Puglia è il titolo della rassegna degli eventi collaterali, omaggio alla citazione che il Vernole utilizza per descrivere l’importanza commerciale e strategica di Gallipoli: “…ove cicalavano ogni dì mille favelle e lingue e dialetti, vicini e lontani, italici ed orientali, mediterranei e nordici…”. La rassegna collaterale offrirà inconsuete esplorazioni del nostro territorio pugliese, attraverso un ricco programma di mostre ed eventi, dall’originale sperimentazione delle potenzialità della cartapesta di Francesca Carallo, alla forza materica delle ceramiche della Bottega Vestita, dalla poetica artistica di Beppe Labianca agli incontri d’autore con i registi e gli addetti ai lavori dei film in mostra. Un susseguirsi di concerti en plein air ma anche laboratori didattici per grandi e piccini.
Ingresso 5 euro - ridotto 3 euro