La nascita di questa manifestazione risale addirittura al 1473 quando il paese cominciò a ospitare mercati di bestiame con frequenza bisettimanale, mentre la prima edizione della fiera nella sua forma attuale si svolse nel 1910, per rispondere alla carenza di animali da macello.
Oggi agli aspetti prettamente commerciali si sono aggiunti quelli folkloristico, di mantenimento e promozione delle tradizioni locali e non ultimo quello turistico. Ma a restare invariata è l’attenzione verso l’eccellente qualità delle carne, rigorosamente di razza piemontese, e l’orgoglio degli allevatori nel mostrare i propri capi di bestiame.
Oggi agli aspetti prettamente commerciali si sono aggiunti quelli folkloristico, di mantenimento e promozione delle tradizioni locali e non ultimo quello turistico. Ma a restare invariata è l’attenzione verso l’eccellente qualità delle carne, rigorosamente di razza piemontese, e l’orgoglio degli allevatori nel mostrare i propri capi di bestiame.
Giovedì 12 dicembre, per la 103° edizione della fiera, saranno ancora una volta i bovini i veri protagonisti della giornata, il cui momento più atteso è l’assegnazione da parte di una giuria di esperti di ben 104 premi suddivisi in sedici categorie.