Caro camper, devi metterti a dieta…

Quando pensiamo alla nostra vacanza in camper, occorre essere onesti: abbiamo talmente tante cose per la testa prima di metterci in viaggio, che difficilmente riflettiamo su un argomento che ci vede invece costantemente a rischio sanzione. Ci riferiamo, come avrete capito, al peso del nostro mezzo, spesso oltre il limite. Nella preparazione di un itinerario, dovendo pensare a dove andare, al percorso ideale ed alle aree di sosta, per non parlare dei bagagli, questo aspetto non è in cima alla lista delle cose importanti da ricordare. Invece, soprattutto quando abbiamo a che fare con veicoli dalla metratura elevata, è più facile del previsto incappare in “sviste” e trovarsi fuori dai limiti previste dalle normative vigenti. Sull’argomento, attraverso le segnalazioni che arrivano al nostro Forum e più in generale in Rete, abbiamo potuto constatare come ci sia molta confusione, a causa di dubbi relativi ai limiti del carico, patenti da utilizzare e regolamentazioni di legge. Quello che invece è certo, e da cui non si scappa, è che se il peso del mezzo fosse fuori dal limite di tolleranza, in caso di controllo da parte delle Forze dell’Ordine scatterebbe una sanzione con multa salata... Allora forse è meglio vederci chiaro…

AMBIGUITÀ O SOLITE LEGGI “ALL’ITALIANA”?

Partiamo da un importante presupposto: la confusione sul tema è tanta ed occorre distinguere tra ciò che è nella nostra sfera di controllo e quanto invece non lo è. La legislazione italiana attualmente prevede che le normali patenti auto (categoria B) consentano di condurre solo veicoli che abbiano a pieno carico un peso inferiore o uguale a 35 quintali. Tale limite, ovviamente largamente alla portata delle autovetture, diventa sovente difficile da rispettare nel caso dei veicoli ricreazionali, che nella stragrande maggioranza dei casi sono utilizzati da possessori della semplice patente B, mentre i titolari di quella C che innalza il limite di peso si contano sulle dita di una mano; tale condizione è inoltre resa più evidente dalle nuove generazioni di camperisti, che nella scelta del loro veicolo si orientano sempre più verso categorie come quella dei van che assicura in modo quasi automatico il rispetto della normativa di legge. Già, la legge: ma cosa dice precisamente in proposito la norma? Tra i camperisti si discute molto se in fase di controllo vadano applicate le regole indicate dall’articolo 167 del Codice della Strada o del 169, che riportano due giurisdizioni differenti. E proprio da qui vogliamo partire.

Questo perché, come si legge nella nota che potete trovare anche sul nostro Forum e che qui riportiamo come immagine, l’articolo 167 disciplinerebbe le masse dei veicoli senza fare alcuna distinzione sulla tipologia dei veicoli stessi, mentre il 169 avrebbe il compito di regolamentare il numero delle persone trasportabili sui veicoli, nonché il carico complessivo massimo. In base a tale premessa, sarebbe quindi proprio quest’ultimo a decidere la sorte di tutti quei veicoli che circolano con una massa complessiva superiore a quella indicata nella carta di circolazione, in questo caso senza tenere in conto la famosa soglia di tolleranza del 5% prevista dal 167. Insomma, la posizione del Ministero sembra chiara: ma i nostri amici camperisti lo sanno? Da quello che vi stiamo per raccontare, sembrerebbe che non tutti abbiano conoscenza della situazione.

CHI DEVE AGIRE?

Proviamo a metterci nei vostri panni, anche se non è semplice: state pianificando il vostro prossimo viaggio, e dovete anche valutare come e quanto caricare il veicolo, tenendo conto dei membri della famiglia, di gas ed acqua, padelle, stoviglie, ma anche scooter o biciclette. Immaginate di dover realmente caricare tutto sul camper per rispondere ad ogni vostra esigenza. Insomma, senza rendervene neanche conto potreste tranquillamente arrivare a 500 kg di carico aggiuntivo in un attimo. Aggiungiamo un altro elemento alla discussione: la norma che stabilisce in 3.500 kg il peso massimo di un veicolo guidabile con patente B risale a molti (o troppi?) anni fa. Altra epoca, quando di furgoni usati come base di allestimento per un camper non avevano neppure il servosterzo e gli impianti di sicurezza, a partire dai freni, erano spesso poco efficienti. Oggi, invece, siamo a livello di autovetture, con tanti sistemi di ausilio alla guida, elettronica a profusione, cambi automatici ed altro ben di Dio disponibile on demand… non sarebbe il caso, da parte del legislatore, di ripensare i limiti, anche in chiave comunitaria, portandoli come richiedono alcuni, a 4.250 kg? E se davvero ha un senso richiedere un aumento della disponibilità di carico, perché a muoversi non sono intanto le Case costruttrici? Perché non esercitano azione di lobby sulle istituzioni per intervento di modifica, mettendo un po’ di pepe sulla cosa alle tempistiche della burocrazia, sempre troppo in ritardo rispetto alla realtà delle cose? Le opinioni degli esperti Sull’argomento abbiamo ascoltato i punti di vista di un rappresentante della classe politica e di un concessionario, entrambi informati sulla materia-

Diego De Lorenzis - Membro IX COMMISSIONE

(Trasporti, Poste e Telecomunicazioni)

«Quella in oggetto è una tematica da tempo attuale che inevitabilmente tocca gli interessi di molti attori coinvolti sul tema. Gli stessi produttori hanno infatti posto la questione più volte in Parlamento negli ultimi anni. Sono tuttavia convinto che si tratti di una problematica che andrebbe affrontata concretamente a livello europeo, perché le Direttive comunitarie sui veicoli, alcune in fase di revisione, definiscono criteri costruttivi, limiti di peso e sagoma, emissioni e altri parametri, ma non sono a conoscenza se siano previsti cambi di rotta immediati. Indipendentemente da come la si pensi, reputo però inverosimile che il Legislatore o i direttori generali nei ministeri nutrano un interesse concreto nel penalizzare una precisa categoria. Attualmente a livello Comunitario c’è un’attenzione prioritaria sulla sicurezza stradale e il contrasto ai cambiamenti climatici, finalizzata a ridurre il tasso di incidentalità e l’impatto ambientale delle emissioni di gas clima alteranti o nocivi per la salute. Credo che oltre a questi aspetti, si debba affrontare il tema valutando, per questa categoria di veicoli, le migliorie tecniche e tecnologiche intervenute negli ultimi anni insieme ai produttori e costruttori, e auspicabilmente quindi rivedere i parametri che la categoria e gli utenti chiedono di aggiornare da tempo».

Lorenzo Bergese - Responsabile Vendite Centrocaravan Costantini di Roma

«Faccio questo lavoro da più di venticinque anni e costantemente ho modo di confrontarmi su tale delicato argomento, tanto con i produttori quanto con gli utenti camperisti. Non mi meraviglia che la problematica non si sia mai sbloccata, anche se negli ultimi anni sono stati fatti importanti miglioramenti soprattutto dal punto di vista della trasparenza. Spesso in passato erano riportate evidenti imprecisioni nelle tare e nei pesi dei veicoli: questo conduceva a incongruenze tra il dato dichiarato e il peso effettivo del mezzo poi acquistato dal privato. Un aspetto risolto con le attuali Disposizioni Vigenti che non consentono divergenze, grazie anche a controlli capillari. Il problema è che ogni cliente, al fine di rendere sempre più confortevole il proprio mezzo, è portato ad accrescere costantemente il numero di accessori ed effetti personali a bordo. E lo fa in maniera inconsapevole, rendendo in tal modo il limite dei trentacinque quintali praticamente superato da subito. La via più percorribile a mio avviso è solo quella di spingere sul Ministero dei Trasporti per portare la soglia della portata massima a 42.5 quintali: con quei sette quintali in più sarebbe molto difficile non starci dentro. Questa proposta, però, si scontra inevitabilmente con le tempistiche della burocrazia, mai celeri ed al passo con i tempi come le innovazioni che sono chiamate a certificare».

BUON SENSO E CONSIGLI

Proviamo a fornirvi alcuni pratici consigli per evitare di cadere nella “trappola” del sovraccarico e non superare così la massa a pieno carico, facendo ovviamente appello alla vostra esperienza ma soprattutto al vostro buon senso, trattandosi di un argomento che può comunque comportare una trasgressione della Legge. Infatti siamo convinti che, giusto o meno che sia la norma, comportarsi in modo rispettoso rappresenti sempre la soluzione migliore. Ecco perché consigliamo di adottare comportamenti consapevoli da considerare sempre prima di partire. Aspetti semplici, come caricare soltanto quel che per davvero utilizzeremo in viaggio, evitando ciò che si può comprare o noleggiare sul posto. Alcuni esempi? Bici, barbecue o lettini! Circa gli accessori e l’arredamento, scegliete mobili da campeggio di materiale leggero e per quello la bombola del gas, se non volete noleggiarla sul posto, portatene una di piccole dimensioni. Riempite poi il serbatoio d’acqua tenendo conto del solo viaggio d’andata, così da rifornirlo all’arrivo o durante le soste. Ma, soprattutto, evitate quanto non strettamente indispensabile: scooter, biciclette, ganci di traino, gommone, ruota di scorta o tavoli da campeggio troppo pesanti. Il camper è una seconda casa, ma non deve diventare una succursale della prima!

E SE LA SOLUZIONE FOSSE UN CARRELLO?

Qualcuno ha provato ad “aggirare" la questione aggiungendo al mezzo un carrello appendice o rimorchio, che viene riportato in una voce separata sul libretto di circolazione. Una soluzione alternativa che permetterebbe di viaggiare al riparo da ogni brutta sorpresa: rispettando, infatti, quanto prescrive l’art. 169 e non dovendo considerare quel fantomatico 5% di tolleranza, si potrebbero raggiungere agilmente i canonici 42.5 quintali. Con un unico ulteriore problema, vale a dire quello di dover trovare spazi più ampi nelle aree di sosta, che consentano di accogliere non solo il nostro mezzo, ma anche il carrello.

ATTENTI, OLTRE CONFINE NON SI SCHERZA!

Nei racconti tra camperisti, abbondano le storie relative a rigidi controlli, addirittura con conseguenti sequestri dei veicoli trovati non a norma, da parte delle autorità di Polizia nelle nazioni europee a noi più vicine. Quanto si tratti di leggende metropolitane per spaventare i pavidi, o piuttosto di realtà non sappiamo; quel che è certo, per esperienza diretta, è che in una recente edizione del Salone di Dusseldorf, ad attendere i camperisti in arrivo al centro espositivo era una pattuglia della Polizia Stradale con tanto di bilancia, pronta ad elevare una salata contravvenzione a quanti non fossero risultati in regola con il peso! Non osiamo pensare cosa potrebbe accadere a Parma..

Paolo Frascarolo