Grandi pulizie per grandi mezzi

Grandi pulizie per grandi mezzi

La pulizia approfondita del nostro veicolo per le vacanze va messa in calendario come se fosse manutenzione ordinaria; e così, dopo aver trattato sul numero scorso le operazioni di effettuare dopo la pausa invernale, è tempo di dedicarci al lavaggio prima di caricare il camper e rimetterci in strada. Premessa e condizione indispensabile: non pensate di demandare l’operazione del lavaggio a terzi, perché il risultato finale non sarà mai come se lo aveste fatto voi. Per pulire un camper occorrono tempo, pazienza e determinazione, accompagnati da pignoleria e olio di gomito, perché le superfici sono tante e diverse tra loro, così come le tipologie dei materiali da trattare. Ma basta con la raccomandazioni e mettiamoci al lavoro: da dove si comincia? Intanto, consigliamo di coinvolgere nei lavori tutta la famiglia (o il potenziale equipaggio che in vacanza risiederà nel veicolo), perché in compagnia si fa meno fatica e si fortifica il gruppo; e poi di iniziare dall’interno. L’aspirapolvere va usato senza risparmio ed in maniera approfondita, cercando di utilizzarlo ovunque sia possibile, anche nei pensili e smontando i ripiani, perché con l’arrivo della bella stagione residui e tracce di cibo nascoste potrebbero attirare insetti ed animali. Ricordate di usare dei prodotti specifici e non aggressivi per il mobilio del nostro camper, che oltre a garantire un risultato migliore, non opacizzano le superfici.

Nella zona cucina, per il lavello ed i fornelli si possono usare gli stessi prodotti che abbiamo in casa: nella maggior parte dei casi si tratta di pulire componenti in acciaio, anche per il più blasonato Corian. La tecnologia ci mette a disposizione una nuova tipologia di panni, che anche senza detersivi sono in grado di pulire: basta inumidirli e soprattutto non lasciano aloni. La toilette invece non tollera i prodotti di pulizia normalmente usati in casa: il problema non riguarda tanto il materiale con cui è costruita la superficie della tazza, ma le guarnizioni della ghigliottina. Prodotti aggressivi e non idonei tendono a seccare e danneggiare irrimediabilmente il sistema di scarico, con la conseguenza di non aver più una tenuta stagna della portella.

Per quanto riguarda la tappezzeria, in caso di macchie ci sono in commercio schiume con spazzola integrata sul tappo: una volta erogato il prodotto basta lasciare agire, spazzolare e rimuovere la schiuma con un panno umido.Ne esiste anche una versione più aggressiva, indicata per moquette e tappeti dell’abitacolo, con spazzola in dotazione più dura. Se avete gli interni in pelle, con un panno umido potrete eliminare tutto lo sporco; poi utilizzate un prodotto specifico per le tappezzerie in pelle, che protegge dallo scolorimento e dalle screpolature, lasciando la superficie morbida ed elastica ed evitando anche la rottura prematura del rivestimento. Attenzione particolare va prestata alle finestre del camper: il plexiglas è molto delicato e non vanno assolutamente usati prodotti a base di alcool, ammoniaca o sostanze aggressive, che potrebbero provocare quello che viene definito “crack del plexiglas”, ovvero la creazione di piccole crepe interne al materiale, destinate con il tempo ad estendersi e rovinare l’intera superfice. Un prodotto certificato per il plexiglass è il Synpol, un polish in grado di rimuovere aloni creati dall’uso di prodotti sbagliati, ma anche materiali difficili come la resina. Se non avete questo prodotto o similare, ma sempre idoneo all’utilizzo su plexiglas, utilizzate solo acqua e sapone, ovviamente neutro.

Anche la scelta del panno è fondamentale: non vanno impiegati quelli già usati, e per un risultato all’altezza delle attese e degli sforzi va sempre utilizzato un panno nuovo; infatti quelli usati potrebbero contenere particelle ruvide, come la polvere che è abrasiva, che con lo sfregamento possono rigare la superfice, e ve ne accorgerete quando è troppo tardi. La pulizia non va effettuata al sole o con finestre calde e naturalmente queste indicazioni valgono anche per pulire il plexiglas all’esterno. Altro componente delicato da pulire, che fa parte delle finestre è la zanzariera: con il tempo alla trama reticolata ci si attacca la polvere e per rimuoverla occorre soffiare con aria compressa dall’interno verso l’esterno, ad un distanza di oltre 20 cm e senza esagerare con la pressione. In mancanza di compressore si può aspirare, con l’accessorio a spazzola innestato sulla punta, agendo in maniera delicata. Una volta spolverate, sulle zanzariere si può passare un panno umido e non gocciolante, altrimenti l’acqua in eccesso scolando andrebbe a depositarsi dentro il meccanismo di avvolgimento. Per questa operazione l’ideale sarebbero due persone, una all’esterno ed una all’interno, con movimenti in contemporanea delle mani sulla zanzariera, per non rischiare di romperla. Per gli oscuranti, come già scritto, niente prodotti aggressivi ma solo acqua e sapone neutro; e se avete quelli plissettati, armatevi di pazienza. Per completare, date una bella pulita anche alla guarnizione della finestra, mentre per l’abitacolo potrete attingere dai classici prodotti utilizzati per la pulizia delle autovetture.

PULIZIA ESTERNE PIÙ SEMPLICI? MICA VERO!

Passando ad affrontare la pulizia esterna del camper, non crediate che sia un’operazione più semplice e mena faticoso: nonostante le apparenze, infatti, non basta un’insaponata ed una sciacquata. Intanto, c’è da risolvere una premessa logistica: mentre la pulizia interna si può effettuare in pratica ovunque, quelle esterna necessita di uno spazio zione per lavare il camper a casa, è l’utilizzo di saponi biodegradali al 90%, opzione prevista dalla legge. Se quindi disponeste di aree apposite, utilizzate uno shampoo con cera, che mantiene più a lungo il mezzo pulito, evitando che lo sporco si aggrappi alle parete esterne. Il momento migliore per lavare il camper sono le prime ore del mattino, quando il sole non è forte e la carrozzeria non ancora calda, a meno che non abbiate un bel posto all’ombra; può andar bene anche effettuare l’operazione nel tardo pomeriggio-sera, assicurandosi di aver raffreddato la cellula. L’effetto combinato sole-temperatura è fondamentale durante il lavaggio: lo shampoo con il sole si asciuga rapidamente sulla carrozzeria, causando macchie e potendo danneggiare le decalcomanie. Nei camper, il lavaggio si comincia dal tetto: occorre pulire con accuratezza tutti gli angoli nascosti, tra antenne, condizionatori e pannelli, perché lo sporco che vi annida alle prime due gocce di acqua si trasforma nelle orrende righe nere che dall’alto scendono sulle fiancate. Per raggiungere i posti dove la mano e la spugna non entrano, ricorrete a spazzole specifiche, che trovate negli autoaccessori; e se avete possibilità di utilizzare un tubo dell’acqua, quando risciacquate prestate attenzione ai camini presenti sul tetto, come quello del frigo, altrimenti rischiate di riempirli. Se non avete la possibilità del tubo con acqua corrente, per pulire vi occorrono due secchi, uno per quella pulita e l’atro dove risciacquare lo sporco.

Passando alle pareti del veicolo, occorre dotarsi di uno spazzolone a manico lungo, meglio se telescopico, per raggiungere tutti gli angoli del camper; specie nei mansardati, la spazzola deve essere abbastanza grande e di forma arrotondata, con le setole anche ai lati, per utilizzarla con successo anche nelle carterature tra cellula e cabina. Scegliete, dovendo acquistarlo, uno spazzolone con manico allungabile, per utilizzarlo in più maniere: sul tetto accorciato a mo’ di scopa, e allungato per arrivare fin sopra il cupolino o mansarda. È preferibile il manico in alluminio, perché uno spazzolone troppo pesante diventa ingestibile quando è anche zuppo di acqua. Ulteriore consiglio per alleviare la fatica, è di prevedere di usare di uno spray specifico per rimuovere gli insetti, che la massa del camper raccoglie in grande quantità. La composizione organica degli insetti li rende ostili alle spazzolate, mentre lo spray “rimuovi insetti“ li ammorbidisce, ed è indicato anche per depositi di uccelli e resina degli alberi. Lavate e risciacquate piccoli porzioni di camper, per evitare che lo shampoo si asciughi, e vedrete che un po’ alla volta riuscirete a completare il giro. L’idropulitrice andrebbe bandita, ma se proprio obapposito per assicurare la buona riuscita del lavoro. Chi ha la possibilità di uno spiazzo presso la propria abitazione ha quindi già un problema in meno, mentre chi ha il mezzo in un rimessaggio deve per forza recarsi presso un autolavaggio, a meno che la struttura di ricovero invernale non sia provvista di un’area apposita, self service o manuale. Vi ricordo che l’uso di saponi al di fuori di apposita aree, dove vi sia la raccolta ed il trattamento delle acque, è vietato e sanzionato dalla legge: l’unica solubligati ad utilizzarla come nei lavaggi self service, spruzzate l’acqua da lontano e non dirigete il getto nelle griglie del frigo, nello sfiato della stufa e presa di corrente. Per asciugare è preferibile una pelle sintetica a quella naturale, perché ha un altissimo potere assorbente (fino a dieci volte il suo peso specifico), non sgocciola e non lascia pelucchi o segni, e una volta riposte non procurano brutte sorprese perché sono antimuffa. Le plastiche e le gomme esterne vanno trattate con un prodotto che le rinnova e le protegge, e che permette di farle rimanere in linea con la carrozzeria, perché un camper pulito e lucido con le plastiche sbiadite non è bello da vedere. Una volta terminato il lavoro di pulizia, sarebbe necessario un ultimo sforzo: passare una mano di cera, per mantenere il camper pulito più a lungo, evitando che lo sporco si aggrappi alle pareti. Con un bel po’ di olio di gomito, ed eseguendo con attenzione e costanza tutte le opeazioni appena descritte, ridonerete al vostro camper lo splendore originale, come fosse appena uscito di fabbrica... ed anche un po' di invidia da parte degli amici camperisti!

LA PULIZIA DEI SERBATOI

I serbatoi del camper meritano attenzioni particolari; anzi, non vanno trascurati, perché contengono l’acqua con cui cuciniamo e ci laviamo. Se avete dei serbatoi ispezionabili, apriteli: vi accorgerete subito di quanta sabbia troverete sul fondo, mentre in alcuni casi la mancata pulizia annuale rende possibile addirittura la formazione di alghe! Puliteli in maniera delicata: non vanno assolutamente utilizzate spugne abrasive, che rendono la superfice del serbatoio ruvida, dove quindi sarà più facile si attacchi la sporcizia. Se trovate delle formazioni di calcare, non disperate: procuratevi dell’acido citrico, che trovate senza problemi nei negozi agraria o enologia o presso i rivenditori di saponi naturali; questo acido è adatto alle superfici alimentari e non lascia nessun odore sgradevole, come accade con l’aceto o prodotti chimici. Per prima cosa, svuotare tutto l’impianto idrico, boiler compreso: utilizzate circa 500 grammi di granuli di acido citrico disciolti in 20 litri di acqua, è più facile fare questa miscela con l’aiuto di un innaffiatoio. Una volta versato il composto nel serbatoio, portate l’impianto in pressione, in modo che la miscela di acqua e acido citrico raggiunga tutti i punti dell’impianto idrico. Lasciare agire 24/48h, e poi far circolare l’acqua fino ad esaurimento: in questo modo, la miscela finisce nei serbatoi delle grigie, dove la lasciamo agire ancora per 24/48h, prima di procedere allo scarico. Occorre ora riempire il serbatoio e far circolare l’acqua, in modo che si sciacqui l’impianto; una volta terminato il pieno, non sentirete l’odore di limone. Infine, svitate anche i regolatori di flusso dei rubinetti (e se lo avete anche il filtro in ingresso alla pompa dell’acqua), e vedrete quanto calcare troverete.

MAI DIMENTICARE LA SICUREZZA: LE NORME DA RISPETTARE

Considerando le dimensioni dei camper, sono necessarie raccomandazioni visto le altezze in gioco: quando siete sul tetto per la pulizia, fate attenzione! Una volta bagnato, infatti, il piano diventa molto scivoloso: quindi usate delle calzature adatte e non certo le infradito! Muovetevi con cautela tra pannelli, antenne, comignoli e passacavi: inciampare e cadere da tre metri di altezza può avere gravi conseguenze, purtroppo la cronaca ci riporta brutte notizie di incidenti occorsi durante il lavaggio, alcuni mortali. Gli attrezzi necessari al lavoro (spazzola, sapone, ecc.) non teneteli in mano mentre vi arrampicate sulla scaletta: utilizzate piuttosto una corda ed un secchio per issarli sul tetto, con questo sistema eviterete anche di sporgervi pericolosamente per farvi passare quello che vi manca. Se impiegate scalette e sgabelli per lavorare sulla parte alta delle pareti, assicuratevi che siano stabili e posizionati in maniera idonea: anche cadere da un solo metro può far male. Nel mettere le mani tra tutti gli anfratti presenti nella carrozzeria del camper, usate guanti protettivi: pure una semplice fascetta di plastica per fermare un cavo, tagliata male, può causare tagli profondi.

Alessandro Bacci