Installazione lavatrice: la bella lavanderina

Molti di voi storceranno il naso all’idea di installare una lavatrice a bordo del proprio mezzo, perché non serve: le obiezioni già ci sembra di sentirle, da quella che sostiene che «In giro ci sono tante lavanderie a gettoni» a quelle che afferma «Tanto in vacanza non lavo niente!», fino ad arrivare alla più estrema, forse, che ritiene tale dotazione di bordo non facente parte dello spirito più “puro“ del camperista. A parte che tali considerazioni potrebbero essere estese anche in funzione della scelta di altri accessori considerati ormai “normali”, come la televisione o l’impianto dell’aria condizionata, ricordiamo sempre che ognuno ha le sue esigenze, e che quello che per alcuni è superfluo, per altri è necessario.

Dopo la piccola premessa sulla libertà di scelta, passiamo all’argomento di questo articolo, ovvero la lavatrice, macchinario tanto amato dalle signore, e che negli ultimi anni ha avuto un’importante evoluzione per prestazioni, consumi e dimensioni, dalla quale sono derivate lavatrici sempre più piccole, ed efficienti, da utilizzare in contesti come monolocali o seconde abitazioni vacanziere. E allora, ci siamo chiesti in famiglia, perché non installare una lavatrice anche in camper, visto che può essere assimilato ad un monolocale o una seconda casa, prendendo anche spunto da quanto accade nel mondo nautico, dove tale accessorio è diventato normale come avere una macchina da caffè espresso? I motivi per cui ho installato una lavatrice sul mio veicolo sono poi un po’ diversi: utilizzandolo per alcuni mesi consecutivi, avere la possibilità di fare il bucato almeno un paio di volte a settimana, permette di non preoccuparsi sui cambi di abbigliamento, asciugamano e lenzuola, evitando di portare numerosi cambi che sottraggono spazio all’armadio e occupano spazio quando sono sporchi. Basterebbe fermarsi ad un campeggio con lavatrice a gettoni penserete voi, ma qui entra in gioco la seconda motivazione, l’igiene: specie in questo periodo è un argomento non banale, tornato alla ribalta per i noti motivi sanitari che ci affliggono ormai da un paio d’anni.

Infatti, nelle lavatrici comuni viene infilato di tutto ed in tutte le condizioni, a me non piace inserire le mie lenzuola dove precedentemente ho visto gettare un tappeto pieno di peli del cane, perché purtroppo accade che quando un oggetto è di tutti le regole basilari vengono a mancare. Entra anche in gioco, inoltre, anche il fattore economico: per un periodo di due o tre mesi occorre mettere in preventivo di spesa diversi euro per usufruire delle care lavanderie a gettoni, che oltretutto nei campeggi costano anche di più: nel nostro caso, abbiamo calcolato all’incirca 50 euro al mese, ma molto dipende anche da che parte di Europa ci si trova, visto che un lavaggio può costare 4 euro in Portogallo ed anche 7 in Norvegia. In tutto questo, avendola a bordo, evito anche il fastidio di recarmi nel locale della lavatrice qualora sia in un’area di sosta, trascinando una borsa piena di abiti sporchi, per poi trovarla occupata e tornare indietro, o di dover aspettare il proprio turno, calcolando i tempi; oppure muoversi con il camper per arrivare a quella del paese, che magari dista qualche chilometro da dove siamo fermi… insomma, ci sono molte scocciature quando si è costretti ad adattarsi tra tanti utenti ed una o due lavatrici al massimo.

Una considerazione ulteriore riguarda detersivi ed ammorbidenti: nella maggior parte dei casi nelle lavanderie a gettoni non si possono scegliere i prodotti utilizzare, in quanto hanno dosatori automatici; ebbene, visto che per scelta utilizziamo solo detersivi ecologici, con tensioattivi che provengono da prodotti biologici e non contengono alcun tipo di allergene, anche questo è un aspetto da considerare. Da tutti questi ragionamenti è derivata la scelta di una lavatrice Daewoo CV702WP da tre kg, carico sufficiente per l’utilizzo in camper; la particolarità di questo modello è di essere stata progettata per l’applicazione a parete, ed infatti ha un design ricercato e non sfigura a lasciarla in vista. Le caratteristiche fisiche di questa lavatrice sono ideali per camper ed imbarcazioni: pesando solo 16,5 kg, con ingombro di 60x55 cm e soltanto 29 cm di profondità, con queste misure trova posto in qualsiasi garage.

Il diametro della porta è di 40 cm con apertura a 160° a sinistra, ed ha il blocco di sicurezza che si attiva prima di iniziare il ciclo; le vaschette di riempimento detersivo e ammorbidente hanno il fermo di sicurezza, cosi come il filtro nella parte inferiore. Le specifiche tecniche sono le più moderne, con classe di consumi A+++ con un massimo di 1400 watt; il consumo massimo per un lavaggio, che cambia in base al programma scelto, è di 0.44 kW/h ed un fabbisogno idrico di 28,8 litri. Il motore di tipo inverter, come nelle lavatrici di ultima generazione, permette una centrifuga di 700 giri/minuto, rispetto alla media di quelle casalinghe di 1000 giri/minuto. I programmi a disposizione sono sei: Cotone a 40° o 60° C; Sintetici a 20° C; Baby Care; solo Centrifuga; e Cotone Eco; inoltre è possibile effettuare un ulteriore ciclo di risciacquo con un comando apposito. 

La durata del ciclo di lavaggio varia in funzione dei programmi, cosi come il consumo di acqua ed elettricità, ma su questo tema ci torneremo in seguito, visto che abbiamo verificato le prestazioni dichiarate con vari lavaggi di prova. L’installazione non è complicata e ci sono diverse possibilità da vagliare per il posizionamento; in fondo, basta avere un attacco idrico, un serbatoio per lo scarico ed una presa 220V, tutti elementi che si trovano già in un garage di un camper. Per l’attacco idrico si può utilizzare quello della doccetta esterna e lo scarico si può sistemare nel serbatoio delle acque grigie, mentre la presa 220V oramai è di serie nei garage. Ma nulla vieta di non effettuare alcun impianto: volendo, si può attaccare un tubo idrico al momento, scaricare l’acqua in uscita in un secchio ed alimentarla con una prolunga.

Ho deciso di installare la lavatrice nel garage, dove avevo i tre elementi necessari, fissandola nella parte destra, in posizione rialzata, perché lo scarico dell’acqua avviene per caduta ed ha bisogno della giusta inclinazione, e comunque risulta comoda ad altezza uomo o donna. Per la realizzazione delle staffe mi sono rivolto a Caravan Camper 2, che ne ha realizzate due su misura per ancorarci al telaio in ferro della struttura del garage, con la lavatrice che ha bisogno di quattro punti di ancoraggio. Con gli attacchi in dotazione nella confezione della lavatrice, dotati di rubinetto per escludere la linea idrica in caso di guasto, è stato intercettato il tubo a monte della doccetta esterna, mentre sulla tubazione di scarico è stato applicato un rubinetto per evitare un ritorno in lavatrice delle acque grigie in caso di una forte pendenza in salita. Dalla presa 220V originale del mezzo è stata creata una derivazione con interruttore, per evitare di attaccare la spina ogni qualvolta si utilizza la lavatrice e nel frattempo evitare che ogni volta che il camper si allaccia ad una rete elettrica la lavatrice si accenda. Prima di chiudere il guscio esterno sono state fatte alcune prove di tenuta e nel contesto anche dei consumi, facendo funzionare la lavatrice, scaricando l’acqua in un secchio graduato per quantificare il consumo idrico ed utilizzando un inverter per provare l’assorbimento.

Con il più classico dei programmi, quello per capi in cotone a 60° C, la lavatrice ha funzionato con un semplice inverter da 1.500W, anche perché il picco dei consumi avviene per alcuni minuti quando l’acqua viene portata a temperatura dalla resistenza, ovvero 1.400W per arrivare a 60°, poi si stabilizza intorno ai 350W con il funzionamento della pompa acqua e per la rotazione del cestello, mentre sale a 500W durante la centrifuga. La durata del ciclo di lavaggio è di 47 minuti ed il consumo di acqua di 22 litri; per il lavaggio dei capi sintetici a 20° C occorrono 29 minuti e 15 litri di acqua. Il tamburo ha dei fori a forma di stella, concavi e convessi in maniera alternata, per garantire un lavaggio perfetto senza usurare e danneggiare gli indumenti. Ma in tutto questo come si è comportata questa lavatrice? In tre mesi di utilizzo continuativo, siamo in grado tirare le somme e dirci completamente soddisfatti, sotto tutti i punti di vista, sia per quanto riguarda i consumi che per la facilità di gestione; non siamo per nulla pentiti dello spazio occupato e del peso aggiunto, visto che entrambi compensano il minore stivaggio di abiti, lenzuola, asciugamani, tovaglie, ed altro ancora, oltre alla grande comodità di stare sotto la veranda mentre lei lavora… Il funzionamento è talmente silenzioso che le prime volte dubitavo che stesse facendo il ciclo di lavaggio, visto che si avverte appena un ronzio durante la centrifuga.

Nell’utilizzo pratico, i 3 kg di carico permettono di lavare tutto quello che è a bordo di un camper; gli unici indumenti a rimanere fuori portata di questo cestello sono giacconi e piumini. Ovviamente la lavatrice va caricata con criterio: per esempio, per lenzuola matrimoniali è meglio dividere il carico, mettendo un lenzuolo, una federa ed un asciugamano, per non sovraccaricare la macchina, che in meno di mezz’ora termina il ciclo ed il bucato esce perfettamente centrifugato. Se come me utilizzate abbigliamento sintetico, più leggero e resistente ed ideale per i camperisti, nel cestello entra tranquillamente un cambio completo, mentre per chi è abituato ad indossare capi più classici, come le t-shirt in cotone, considerate che è in grado di lavarne fino ad una dozzina a ciclo, oppure venti paia di calzini, due paia di jeans, ecc. La lavatrice funziona anche in movimento, così da abbattere i consumi energetici ed ottimizzare i tempi morti. Veniamo al punto economico: il modello in questione costa 899 euro di listino, ma in rete si trovano varie offerte; dopo un po’ di ricerche, siamo riusciti a “strapparla” a 745 euro in Olanda, con la piacevole sorpresa di riceverla a casa con i tasti in italiano, libretto di istruzioni compreso, e non in inglese, lingua che avrei trovato acquistandola in Italia… misteri della distribuzione commerciale! 

Alessandro Bacci