XGO: a volte tornano...

Data di nascita del marchio italiano XGO: 2005. Data di nascita del modello Dynamic, un successo di mercato: 2007. Data di sparizione dal mercato italiano del marchio XGO (in realtà prodotto con il marchio Rimor): sconosciuta, ma di poco posteriore al 2007. Causa: le potenti correnti del mercato che hanno condotto iXGO verso i più accoglienti lidi mitteleuropei, dove ha prosperato, trovando acque più tranquille per affinare strategie e tattiche di mercato e preparandosi, anche attraverso cambi al vertice della proprietà, al ritorno alle concessionarie sul suolo italico. Al Salone di Parma di quest’anno l’operazione si è concretizzata in grande stile e con modelli a nostro parere azzeccati, per i tempi e i gusti attuali. Questo breve excursus ci sembrava dovuto ai futuri clienti XGO, marchio che si ripresenta con una solida rete di vendita gestita da Rimor in un mercato dal quale è stato assente per molti anni. Ora è tempo di lasciare le peripezie commerciali e scoprire invece questo mansardato, in grado di trasportare in una famiglia che dire numerosa è poco, ai nostri tempi!

ESTERNI

Per una volta, iniziamo dal fondo. Il gavone, a cui si accede dai portelli posti su entrambi i lati, attraversa tutta la sezione del Dynamic 39, e permette di caricare nel garage anche uno scooter di media cilindrata. La resistenza agli urti e ai carichi causati da bagagli appoggiati alle pareti è garantita, a detta del costruttore, da una nuova resina, che oltre alla maggior resistenza meccanica, abbina anche un peso inferiore rispetto a quelle comunemente utilizzate. Un dettaglio che rivela la cura non solo nella costruzione, ma anche alla guidabilità del veicolo, essendo lo sbalzo posteriore piuttosto accentuato e che quindi influisce, con il suo momento d’inerzia, sulla dinamica del Dynamic 39 (scusate il gioco di parole…), in particolare nelle percorrenze di curva: insomma, meno pesa, meglio è. Il pavimento del gavone, tutto liscio, rende agevoli il carico e scarico, mentre i lati sono rifiniti in alluminio mandorlato, robusto e leggero. Le porte si chiudono tramite serrature easy lock, ma, come tutte le aperture (portelli, porta d’ingresso e accessi ai servizi) risultano piuttosto sporgenti rispetto al piano dei fianchi del veicolo, a causa dei bordi rifiniti da cornici plastiche o bordature piuttosto spesse.

SCOCCA

Le forme esterne sono molto “mosse“, in conseguenza della ricerca di spazio interno, pensato per ospitare agevolmente ben sette persone. In particolare, il tetto della cabina di guida è sovrastato da una struttura esteticamente molto ingombrante che sbilancia il rapporto di vuoti/ pieni verso l’anteriore: d’altra parte, proprio sopra i sedili anteriori è allestito il letto matrimoniale. Per contro, è evidente lo studio aerodinamico per ridurre al minimo, più che la sezione maestra del veicolo, la resistenza aerodinamica (il “drag”), grazie alla parte posteriore del tetto che chiude i flussi d’aria, limitando la rumorosità durane il viaggio e in ultima analisi i consumi di carburante. Se questo aspetto “tecnico” è apprezzabile, avremmo preferito un po’ più di cura nella disposizione delle prese d’aria, maniglie della cabina (in colore nero) e dei finestrini oscurabili, non a filo ma avvitati sui fianchi. Insomma, l’estetica è un po’ “cheap”, complice una fantasiosa ma a nostro parere, poco riuscita grafica che non segue le forme del veicolo e accentua, invece di nascondere, i molti “piani” sfalsati tra loro, che costituiscono la connessione tra cabina e parte abitabile. Non vorremmo infierire, ma le molti parti plastiche applicate, come i profili sparsi un po’ su tutta la superficie esterna, oltre ai i copricerchi e alle molte prese d’aria e incassi di diverso colore, richiederebbero una rivisitazione all’estetica per rendere il colpo d’occhio più aderente alla indubbia qualità e resistenza della componentistica.

INTERNI

Il discorso cambia accedendo all’abitacolo: colpisce subito la razionalità della disposizione degli accessori nei diversi vani e ancora di più la grande luminosità, diffusa discretamente e mai in modo diretto, in tutti gli interni. Sia la luce naturale che quella emessa dall’impianto a led, non lasciano alcuna zona “oscura” in tutti gli ambienti. I sedili anteriori possono rivolgersi (in optonali) verso la parte posteriore, dove sono sistemati il tavolino quadrato centrale e, sul lato sinistro, l’ampio lavandino in inox, sotto al quale è ricavato un mobile dispensa. Il tutto inondato dalla luce proveniente dal parabrezza e dagli oblò laterali e da quelli che si aprono sul cielo. La luce naturale è parzializzabile o oscurabile del tutto, grazie agli scorrevoli dotati di zanzariera. Lo studio ergonomico degli spazi non deve essere stato semplice, ma il risultato è senz’altro apprezzabile. Sistemare sette persone, in modo che non si “urtino” tra loro e che godano invece, dell’esperienza del viaggio in movimento e durante gli stazionamenti, non è affatto semplice ma con il Dynamic 39, XGO ha centrato l’obiettivo. Si apprezza l’attenzione alla facilità di accesso a tutti i servizi di bordo e alla qualità del riposo: pochi fronzoli inutil,i ma molti accorgimenti razionali, come i pistoni che aiutano nel sollevamento delle reti letto più pesanti, la disposizione della toilette con doccia separata e la capacità dei serbatoi delle acque, potabili e grigie. Sette persone sono molte, e ritrovarsi continuamente nella condizione di rifornire o scaricare i serbatoi, sicuramente toglie piacevolezza al viaggio. L’assenza di “fronzoli” restituisce una gradevole e accogliente sensazione di spazio, sottolineata dal corridoio lungo il quale si affacciano, sul lato destro la cucina e, a sinistra, la toilette. Il comfort e l’accoglienza non sono certo stati dimenticati e l’utilizzo di materiali che trasmettono una buona sensazione di qualità, come la fibre di vetro di nuova concezione e diverse componenti plastiche leggere e resistenti, sono dettagli che non si vedono, ma si apprezzano negli anni.

CUCINA

I tre fuochi, ben disposti sotto il finestrone rettangolare, che offre, come già detto, ottima illuminazione: sono affiancati da un piano di lavoro, per essere utilizzati contemporaneamente: cucinare per sette persone, situazione certo non comune nemmeno a casa. I pensili robusti sono dotati di portelli con chiusura “frenata” da cerniere di qualità, che evitano lo sbattere delle ante. Il frigo, da 89 litri, è in versione “slim”, cioè alta e stretta: ottima intuizione, che evita che anche i sette occupanti del Dynamic 39 debbano essere forzatamente essere anch’essi “slim”...

IMPIANTISTICA

L’integrazione portata al massimo livello, fa quasi dimenticare che il Dynamic 39 è fornito di tutti i sistemi “vitali” necessari a rendere un viaggio piacevole. I comandi del riscaldamento sono raccolti in un minuscolo modulo dotato di ampio display per rendere agevole impostare la temperatura e i programmi: si trova sul lato sinistro della zona cucina, sopra il lavandino, la presa di corrente da 230 V (presente anche nella toilette, quasi dimenticavamo!) e i porta strofinacci da cucina. Il riscaldamento è assicurato da un’unità Truma con comando digitale CP Plus e sistema Combi C4.

TOILETTE

La luminosità, naturale o assicurata dai led discretamente distribuiti in tutti gli interni torna protagonista anche in questi spazi sfruttati al millimetro. La doccia è separata dalla toilette vera e propria tramite una tenda che se non assicura una privacy totale, consente l’utilizzo dello spazio a due persone contemporaneamente. Una serie di mensole triangolari, sovrapposte nell’angolo della doccia sono un toccasana, se si pensa che ogni occupante porterà la propria trousse che troverà posto sui tre ripiani. Gli altri quattro? Beh, chi primo arriva... Il lavandino è piuttosto piccolo, ma come detto, qui si è sfruttato ogni singolo millimetro e comunque è sufficiente per svolgere le principali operazioni di igiene personale, Un minimo di adattamento è poi proprio di chi viaggia in camper, non è vero?

MOTORIZZAZIONE

La versione base del Ducato da 2.200 cc e 120 CV di potenza probabilmente è appena sufficiente ma a nostro parere le versioni da 140 CV e 160 CV appaiono decisamente più adatte a muovere il Dynamic 39, se immaginiamo la massa totale del veicolo, impegnata a scalare un passo di montagna alpino. I turbodiesel ad iniezione diretta moderni fanno miracoli, ma le limitazioni agli inquinanti “tagliano” anche le prestazioni, c’è poco da fare. Il turbo, anche in quota, assicura il mantenimento della coppia motrice ma 120 CV ci sembrano comunque un po’ “tirati” per vincere la gravità terrestre, sulle salite più impegnative. Resta fuor di dubbio l’affidabilità di questo propulsore, sviluppato negli anni e per milioni di chilometri dalla Casa torinese, nelle più svariate applicazioni.

MECCANICA: Fiat Ducato 2.2 • passo 4.035 mm

CILINDRATA: cc 2.200 • potenza 120 CV (a richiesta Fiat Ducato da 140 CV e 160 CV)

TRAZIONE: anteriore

SCOCCA: porta di ingresso in materiale plastico extra resistente, con finestra dotata di zanzariera • rivestimento cielo in vetroresina alleggerita e ad alta resistenza scalino esterno di ingresso con zerbino integrato

SPESSORI: pareti 30 mm • pavimento 44 mm• tetto 30 mm

GAVONI: posteriore trasversale (portello di accesso 1.300x700 mm), in vetroresina alleggerita e ad alta resistenza • vano bombole gas 2)x 11:13 kg

IMPIANTISTICA: riscaldamento Truma con comando digitale CP Plus • riscaldamento aria e acqua Combi C4 • luce esterna • illuminazione interna a LED con “guidaluce” • prese elettriche da 230 V in cucina e nella toilette • luci di lettura orientabili • oscuranti scorrevoli con zanzariera integrata • serbatoio acqua potabile interno 20+80 lt • serbatoio acque grigie 100 lt

LETTO • letto a castello 920x2.200 mm • letto singolo dinette centrale 600x1.430 mm • letto matrimoniale mansarda 1.460x2.200 mm • letto matrimoniale dinette centrale 1.240x1.892 mm • mansarda con reti sollevabili a pistoni LIVING • 7 posti viaggio • 7 posti a tavola

TOILETTE • centrale, sul lato sinistro • doccia separata con tenda • finestra laterale

CUCINA • centrale, sul lato destro • fornello a 3 fuochi • frigorifero da lt 89 • pensile a parete con luce led di servizio • finestra sopra i fuochi D

L'OPINIONE DI CAMPERLIFE

Pochi fronzoli, ma tanta sostanza: è in sintesi il nostro giudizio sul Dynamic 39 di XGO: crediamo sia da curare maggiormente l’estetica degli esterni e soprattutto aggiornare, con qualche accessorio ormai irrinunciabile, questo mansardato. Pochi, mirati interventi, che renderebbero ben più appetibile l’acquisto. Tra tutti, suggeriamo senz’altro di scegliere una motorizzazione più potente rispetto all’unità da 120 CV montata come engine-entry-level. Una buona dose di cavalli in più sotto al cofano fa senz’altro sempre piacere.