Saline: l'oro bianco d'Italia

Le Saline Conti Vecchi rappresentano un’immensa area naturalistica e un sito di archeologia industriale all’interno di un impianto tuttora produttivo. Raccontano il lavoro per strappare all’acqua marina il prezioso elemento, con allestimenti d’epoca, proiezioni e un percorso tra vasche naturali, montagne di sale e fauna selvatica. Ad Assemini, nella zona industriale di Macchiareddu alle porte di Cagliari, sorge questo storico bene italiano, affidato in concessione alla Ing. Luigi Conti Vecchi (Eni, Eni Rewind) e valorizzato dal FAI. La visita è strutturata in due momenti: museo e tour guidato in trenino, mentre in alcuni periodi si organizziano attività extra, come le passeggiate al Villaggio Macchiareddu e tour in bici nella laguna di Santa Gilla. In questo spazio vivrete un salto all’indietro nel tempo, grazie alle videoproiezioni nell’Officina e nell’ex-Falegnameria, dedicate alla storia delle Saline. E poi potrete addentrarvi lungo l’itinerario tra vasche salanti e candide montagne di sale, immersi in un inconsueto e scenario popolato da centinaia di fenicotteri rosa.

TUTTO IL BELLO DELLA NATURA

L’area delle Saline Conti Vecchi include due vere perle: il sito industriale e naturalistico delle Saline e la laguna di Santa Gilla, zone di particolare valore ambientale, naturalistico e paesaggistico. Tale rilevanza è testimoniata dalla presenza su queste aree di siti riconosciuti e tutelati a livello nazionale e internazionale. La presenza di differenti ambienti fisici, a seconda della salinità delle acque, ha dato vita nelle saline ad una flora ricca ed eterogenea, in cui la macchia mediterranea si alterna alla vegetazione di acqua dolce. Per questo motivo, il sito valorizzato dal FAI offre numerosi percorsi per chi ama stare a contatto con la natura e le sue fantastiche creature.

ALLA SCOPERTA DELLO STORICO MACCHIAREDDU

Per gli amanti delle passeggiate, gli amici del FAI propongono un percorso organizzato in quattro tappe, negli iconici luoghi appartenenti allo storico villaggio Macchiareddu, ognuno con una sua storia e mille motivi per essere visitato.

1ª TAPPA: VILLA CONTI VECCHI

Si parte dall’inizio del villaggio, presso la villa familiare dei Conti Vecchi. Tra tutti gli edifici ancora in piedi è quello meglio conservato, in quanto fino alla fine degli anni ‘90, quando ormai il villaggio si era del tutto svuotato, accoglieva gli uffici di direzione della Conti Vecchi. Lo stile decorativo è distinto dai ladiri, tipico mattone di terra cruda creato con fango di argilla e paglia ed essiccato al sole, testimonianza preziosa dell’arte tradizionale locale. La famiglia partecipava alla storia e alla vita del villaggio: i loro figli frequentavano le stesse scuole dei figli degli operai, giocavano a bocce nello stesso campo e partecipavano alle feste del villaggio ed alle gite. Il villaggio, costruito negli anni ‘20 in concomitanza con la creazione della Salina, ospitava i lavoratori che lavoravano agli sbancamenti, alla costruzione degli argini e di tutta la struttura della Salina. L’idea di Conti Vecchi era di creare un agglomerato industriale stabile e duraturo. Negli anni ‘80 ci fu un intervento di demolizione, per questioni sanitarie e di sicurezza, che coinvolse venti case del villaggio operaio, primo intervento che avrebbe poi portato al successivo totale abbandono della struttura.

PER ARRIVARE

Le modalità per giungere in camper alle Saline Conti Vecchi sono correlate al porto di arrivo con la nave o al centro noleggio più vicino all’aeroporto: le soluzioni sono di fatto sono due.

Giungendo da Cagliari, attraverso la SS 195 "Sulcitana", seguendo le indicazioni per Pula e poi per Macchiareddu, proseguendo fino a destinazione.

Provenendo invece da Nord, da città come Olbia, Sassari o Nuoro, va imboccata la SS 131 "Carlo Felice" in direzione Cagliari, svoltando poi in SP 2 “Sestu-S.Sperate”, seguendo le indicazioni per Assemini e poi per Macchiareddu.

PER LA SOSTA

Cagliari Park - Cagliari Apertura annuale - allaccio elettrico - area a pagamento e convenzionata – illuminazione - carico acqua - ingresso controllato - scarico pozzetto - servizi igienici con wc Info: via Caboni 13 - Cagliari - tel. 070 303147 GPS: 39° 12' 36.9504" N | 9° 7' 39.6516"

Campernowstop - Cagliari Apertura estiva - allaccio elettrico - area a pagamento e convenzionata – illuminazione - ingresso controllato - docce calde - carico acqua - scarico pozzetto - servizi igienici con wc - wifi Info: via Gerolamo Cardano - Cagliari - tel. 3312913106 GPS: 39° 14' 9.9024" N | 9° 8' 20.9436"  

Dott. Camper - Selargius Apertura annuale - fondo pavimentato - area a pagamento - carico acqua - area convenzionata - scarico pozzetto e cassetta wc Info: via Togliatti, 09047 - Loc. Su Coddu - Selargius (CA) - tel. 3291180188 GPS: 39° 15' 56.6604" N | 9° 9' 38.5308"

A.A. Comunale - Teulada Apertura annuale – Animali ammessi – Area a pagamento Carico acqua – Fondo pavimentato – Scarico pozzetto SS 195 Sulcitana, Teulada (CA) GPS: 38° 57' 52.3404" N | 8° 45' 49.7232"

Pini e Mare - Quartu Sant’Elena Apertura estiva - allaccio elettrico - area a pagamento e convenzionata - fondo erba - illuminazione - ristorante - bar - carico acqua - ingresso controllato - scarico pozzetto - docce calde - accesso caravan - servizi igienici con wc Info: via Leonardo da Vinci - Loc. Capitana - Quartu Sant'Elena CA) GPS: 39° 12' 20.3652" N | 9° 19' 7.6656" E

2ª TAPPA: LA PALAZZINA DEGLI IMPIEGATI E UNA STORIA CHE VIVE NEGLI ANNI

Il villaggio non ospitava solo case per una o due famiglie al massimo: c’erano infatti altre abitazioni ricche di segreti ed aneddoti. Vale per esempio la pena visitare la palazzina dove vivevano tutti gli impiegati delle Saline Conti Vecchi, per ascoltare la storia di Giorgio Lecca, ancora oggi volontario alle Saline, seppur ormai quasi novantenne. Suo padre era l’autista della corriera del villaggio, che faceva la spola tra Macchiareddu e Cagliari per accompagnare i ragazzi più grandi a scuola. Da bambino, Giorgio andava naturalmente nella scuola del villaggio, ma nel tempo libero si divertiva con il fratello Gigi a pestare con i piedi il fondo della laguna alla ricerca dei bossoli delle esercitazioni militari: erano in ottone, e li consegnavano al padre che li rivendeva in città. Tempi e storie di penuria ma anche di responsabilizzazione. In seguito hanno infatti iniziato anche loro a lavorare per la Salina, partendo dal basso e arrivando ad essere rispettivamente direttore tecnico e direttore di Salina. Questo perché negli ideali della Conti Vecchi c’era il valore dell’emancipazione: così la famiglia Lecca si trasferì dalle case del villaggio operai nella palazzina, riservata appunto agli impiegati.

IL TOUR DELLA LAGUNA DI SANTA GILLA… IN BICICLETTA

Vivere l’esperienza su due ruote è possibile grazie al percorso che dall’area delle Saline Conti Vecchi si snoda lungo la zona lagunare, alla scoperta di bellissimi luoghi. Lo stagno di Santa Gilla è una laguna naturale di ben 1.300 ettari compresa tra i territori di Cagliari, Assemini ed Elmas, che offre panorami dalle differenti sfumature.

• I bacini evaporanti della Salina rappresentano un elemento paesaggistico integrato con lo stagno: la salinità maggiore causata dalle necessità della produzione del sale favorisce l’habitat per l’alimentazione delle tante specie di volatili che tutt’ora popolano le acque della laguna, esemplari bellissimi da ammirare e fotografare. La laguna è inoltre tra le più importanti stazioni di sosta europee nelle migrazioni del Fenicottero rosa, uno spettacolo più unico che raro.

• Il percorso prosegue verso Porto San Pietro, il vecchio porticciolo lagunare dove le chiatte destinate al trasporto del sale erano caricate e trascinate dal rimorchiatore “L’Aquila” verso il porto di Cagliari.

• Rientrando verso il museo, si trova l’iconica area che ospitava il villaggio Macchiareddu, piccolo centro abitato dove risiedevano i lavoratori delle Saline Conti Vecchi. Il villaggio, ora abbandonato, fu costruito insieme allo stabilimento industriale vicino ad una piccola azienda agricola, e abitato fino ai primi anni ‘90.

3ª TAPPA: LA PIAZZA CENTRALE DEL VILLAGGIO E LA SUA VITA

Giungiamo alla piazza centrale del villaggio, dove si concentravano le principali attività della popolazione. Il primo edificio che si incontra è quello dello spaccio aziendale, mentre in quello più lungo erano posti la mensa aziendale, gratuita per tutti i lavoratori, e la foresteria che ospitava parte dei lavoratori stagionali. Un aneddoto interessante e commovente: sapete che la maggior parte delle nascite del villaggio lo dobbiamo alla signora Laura, la levatrice, che arrivava su richiesta con il suo calesse da Assemini? Si dice che sia stata la prima donna di Sardegna ad indossare i pantaloni! Altro edificio iconico della piazza era la chiesa del villaggio, anche se purtroppo di essa non ne è rimasta alcuna traccia: infatti, fu abbattuta a causa di un incendio nei primi anni ‘80. Era una chiesetta dove venivano celebrate la maggior parte delle funzioni religiose, dai matrimoni ai battesimi, da un prete che veniva appositamente da Assemini. Perché era così importante? Questo edificio, di cui è rimasta solo la pavimentazione, rappresentava il dopolavoro delle Saline, un grande ambiente dove si riunivano gli abitanti del villaggio per trascorrere insieme il tempo libero dal lavoro. La radio era sempre accesa e si narra che i balli fossero all’ordine del giorno. La piazza centrale era insomma il luogo che raccoglieva i bambini nelle giostre, i festanti per le celebrazioni e altre attività a cui partecipava l’intero villaggio.

4ª TAPPA: IL PORTO

Il tour si chiude con il silenzio e gli scorci di porto San Pietro, in una piccola baia di cui rimangono solo alcune tracce della struttura storica. Qui il sale, trasportato con vagoni trainati da una motrice a carbone, veniva caricato sulle chiatte e si procedeva al loro riempimento. Una vera catena di montaggio, con il rimorchiatore “L’Aquila” che traghettava le chiatte fino al porto di Cagliari. Fino agli anni ‘80, e cioè fino alla costruzione del porto canale, la Salina terminava infatti in questo punto, che garantiva il passaggio fino a Cagliari, nel cui porto il sale poteva così essere caricato sulle grandi navi e venduto in tutto il mondo. Le Saline esportavano non solo il bianco elemento, ma anche tradizione, passione e soprattutto Italianità.

IL FONDO PER L'AMBIENTE ITALIANO

Fondazione senza scopo di lucro nata nel 1975, sul modello del National Trust inglese, ha l’obiettivo di tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano. La sua attività si concretizza in tre ambiti: la cura di Beni artistici e naturalistici, la sensibilizzazione delle persone al valore del patrimonio del nostro Paese e la mobilitazione attiva per tutelare i beni paesaggistici e culturali. Oggi i Beni del FAI sono quasi settanta, di cui la maggior parte aperti regolarmente al pubblico: si tratta di Beni storico-artistici o paesaggistici, di proprietà o ricevuti in concessione da un Ente Pubblico o in comodato da un privato, che la Fondazione restaura, valorizza e mette a disposizione di tutti. In questi luoghi unici e speciali, punti di partenza o arrivo ideali per scoprire le bellezze d'Italia, i visitatori possono vivere esperienze indimenticabili, grazie anche a numerose iniziative proposte durante l’anno, come mostre d’arte, laboratori per bambini e famiglie, visite tematiche, mostre-mercato di giardinaggio e artigianato d’eccellenza, aperitivi e degustazioni, concerti e letture all’aria aperta e persino lezioni di yoga e osservazioni astronomiche.

Per informazioni sul FAI e sui Beni aperti al pubblico www.fondoambiente.it 

Paolo Frascarolo