L'alimentazione consigliata e le buone maniere per Fido

Quante volte siamo tentati di soddisfare l’acquolina in bocca dei nostri amici a quattro zampe durante il pasto, ma facciamo attenzione ai cibi corretti non creando nessuna dipendenza 

Spesso quando siamo seduti a tavola il cane ci guarda con occhi imploranti in cerca di cibo, i più intraprendenti iniziano ad abbaiare o addirittura tentano di rubarcelo dal piatto.

Davanti a questi comportamenti generalmente assecondiamo le sue richieste e allunghiamo qualche boccone convinti che non sarà certo quel pezzetto di pane o di formaggio a fargli male.

Invece molti dei cibi che noi comunemente mangiamo possono essere dannosi alla loro salute proprio perché i cani hanno uno stomaco e un apparato digerente diverso dal nostro.

Se aggiungiamo anche la componente affettiva autorizzando Fido a condividere i pasti dalla tavola come se fossero nella sua ciotola inneschiamo un meccanismo nocivo per il cane anche a livello psicologico. 

Soddisfare regolarmente le sue richieste potrebbe innescare una sorta di “dipendenza”.

Il cane trovando più saporito e gustoso il nostro cibo inizierà ben presto a rifiutare di nutrirsi con quello industriale che magari ha sempre mangiato prima di cominciare ad elemosinare il cibo da tavola. 

Quando il nostro amico a quattro zampe mangia dalla ciotola, noi di certo non tentiamo di rubargliela o comunque non richiamiamo la sua attenzione con delle “smusate” infastidendolo e disturbandolo…

Perché allora ci sentiamo così in colpa quando siamo seduti a tavola e non riusciamo ad ignorarlo?

Al contrario il primo pensiero non è quello di pretendere lo stesso rispetto che noi magari solo pochi minuti prima gli abbiamo dato ma è un continuo sopportare invadenze e giustificare anche una zampata sulla tovaglia.

Ecco perché permettere al cane di elemosinare cibo da tavola è dannoso e non solo a livello fisico.

I cibi più pericolosi da evitare assolutamente sono: gli ossi cotti e le lische di pesce che, a differenza di quelli crudi, possono rompersi facilmente in pezzetti acuminati e taglienti.

Una volta ingeriti potrebbero incastrarsi o ledere le pareti dello stomaco, le ossa più piccole invece potrebbero causare problemi digestivi e respiratori.

Gli insaccati, essendo ricchi di additivi e conservanti, contengono molto sale, sconsigliato nella dieta del cane perché dannoso per i reni, fegato e pancreas.

I cani ne sono ghiotti ma ricordiamoci che i salumi potrebbero essere fonte anche di toxoplasmosi.

Alcuni ingredienti che non mancano di solito nelle nostre cucine sono la cipolla e l’aglio; essendo tossici, sia crudi che cotti, non dovrebbero mai essere mangiati in quantità rilevanti dal cane perché possono provocare non solo vomito e diarrea ma anche gravi forme di anemia emolitica.

Altro re dell’alimentazione umana è il cioccolato che però è veleno per il nostro amico a quattro zampe: ad esempio, anche solo cinquanta grammi di cioccolato possono intossicare un cagnolino di piccola taglia.

Quello che lo rende pericoloso è la teobromina, che provoca tachicardia e tremore. Un nutriente ugualmente dannoso sono l’uva e l’uvetta, il cui consumo può causare insufficienza renale.

Sono sconsigliati anche i dolci contenenti il lattosio e dolcificanti artificiali come lo xilitolo poiché provocano danni al fegato. I dolci in generale rovinano i denti e causano diabete di cui soffrono sia cani che gatti.

Anche alcune verdure come patate, pomodori e melanzane fanno parte della lista nera dei cibi pericolosi per Fido.

La solanina in essi contenuta può dare tachicardia e affanno. Il cavolfiore invece è nocivo sia cotto che crudo poiché contiene il disolfuro di n-propile che anche in piccole dosi può provocare anemie anche gravi. 

Lo sapevi che …

Se il nostro cane o gatto vomita spesso non sempre significa che sia malato.

Può accadere infatti che l’animale si senta lo stomaco irritato dalla presenza ad esempio di un grumo di pelo e quindi cerchi di eliminarlo con il rigurgito.

In questo caso generalmente non perde la vivacità e l’appetito e dopo il vomito non subentrano altre conseguenze.

Diversamente se vomito o diarrea persistono e si associano apatia e inappetenza, soprattutto nel caso di un cucciolo, bisogna consultare immediatamente il veterinario perché potrebbe soffrire una malattia virale. 

Sara Ortolani