Sospensioni ad aria: soffia che ti passa! | Le inchieste di Camperlife

Le sospensioni integrative ad aria sono uno degli accessori più richiesti per il camper. Con una spesa relativamente contenuta danno un grande aiuto a guidabilità, tenuta e stabilità del veicolo.

camper camperlife rivista camperistiUna delle sensazioni che incutono un certo timore per chi guida per la prima volta un camper, specie in autostrada, è la sensibilità al vento laterale e il classico “schiaffo” quando si sorpassano, ma soprattutto se si viene sorpassati, grandi camion in velocità. Una situazione sconosciuta (o quasi) con le automobili e tanto più evidente quanto più il nostro autocaravan ha qualche anno sulle spalle, sospensioni “stanche”, baricentro alto e carico eccessivo. Queste emozioni, che fanno venire qualche sudore freddo, sono accentuate, e tanto, da una serie di problemi che si potrebbero catalogare quasi come istituzionali data la frequenza con cui capitano: primo fra tutti il sovraccarico del camper, praticamente onnipresente, seguito poi da una non sempre corretta distribuzione dei pesi e dal carico eccessivo sui portamoto/portabici a sbalzo. Non giovano poi ammortizzatori, molle e balestre provati da tanti chilometri. Tutti elementi che incidono in modo vistoso non solo sulla guidabilità del camper, ma anche sull’assorbimento delle asperità, sulle curve, sulla motricità in salita per le trazioni anteriori, sulla tenuta ai colpi di vento sui viadotti, sul rollio e il beccheggio e via discorrendo. Il tutto amplificato dall’altezza del baricentro. Bene, a questo punto conosciamo il problema e possiamo correre ai ripari. In questo articolo parliamo solamente delle sospensioni ad aria per il retrotreno, ne esistono anche per l’asse anteriore ma sono molto meno diffuse e fanno parte generalmente di interventi molto più complessi e importanti sull’assetto.

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Le sospensioni ad aria
Dette anche soffietti o soffioni, sono - semplificando molto - i conosciuti barilotti di gomma gonfiati a pressione che servono ad integrare il sistema di sospensioni posteriori del camper e risolvono, o quantomeno riducono, molti dei problemi che abbiamo appena citato. Non che da sole possano risolvere deficit gravi di ammortizzatori o molle/balestre, ma aiutano molto e se ne avvertono maggiormente gli effetti proprio quando il sistema delle sospensioni del veicolo comincia a mostrare gli acciacchi dell’età e dei chilometri percorsi. Sono costituite fondamentalmente da due grossi “salsicciotti” di gomma molto robusta che vengono posti sul ponte posteriore in aiuto alle sospensioni (in collocazioni diverse a seconda del tipo di telaio), collegati ad una tubazione con valvola come per le ruote attraverso la quale vengono gonfiati o sgonfiati a seconda delle necessità e delle tarature con un semplice compressore. Le molle ad aria sono particolarmente utili nei camper provvisti di garage, che hanno generalmente un baricentro più alto di altri veicoli ricreazionali e sono spesso caricati in maniera esagerata, visto lo spazio a disposizione, proprio oltre lo sbalzo posteriore: quanto più è lungo e sovraccarico, tanto più possono aumentare i problemi di stabilità. La maggior parte delle sospensioni pneumatiche sono costituite da due barilotti di gomma, come accennato, che possono essere a singola o doppia balza (la "ciambella” di gomma), cilindrici, conici, più un circuitcamper camperlife rivista camperistio di tubazioni per l’aria che può essere unico ma sdoppiato per entrambe, singolo per ogni elemento e completato da kit più o meno complessi di manometri di controllo della pressione, compressori di bordo, sistemi manuali e sistemi elettronici di taratura, sensori di livellamento. Le sospensioni aggiuntive ad aria non sostituiscono il sistema di sospensioni originale della casa costruttrice del camper, ma lo integrano nelle situazioni in cui il carico gravoso o particolari configurazioni delle strutture creano problemi che le normali balestre da sole non sono sufficienti a risolvere.

I vantaggi
Tanti sono i vantaggi delle sospensioni integrative ad aria che aiutano moltissimo nella guida, specie in autostrada dove la stabilità del camper è messa a dura prova dai sorpassi dei camion, dai giunti dei viadotti, dalla velocità, dai colpi di vento sui ponti. Altra evidentissima funzione positiva è la possibilità di tarare l’altezza del retrotreno del veicolo in funzione del carico (in tempo reale con i sistemi dotati di compressorino di bordo e pulsante sul cruscottino integrativo), in modo che risulti sempre ben carico sull’asse anteriore e non “seduto” dietro. Così si garantisce anche maggior grip alle ruote davanti, che perderebbero feeling con la strada qualora il camper fosse alleggerito in punta, discorso particolarmente evidente con le trazioni anteriori, ma che influisce sulla guidabilità anche con quelle posteriori. In sintesi, questi strumenti consentono al camperista di viaggiare in maggiore sicurezza e tenere il mezzo sempre sotto controllo, con un minor coricamento laterale in curva. Altro importante fattore positivo è la possibilità, nei sistemi con circuiti separati, di riequilibrare leggere differenze di altezza tra i due lati del camper, ovviamente minime: non deve certo essere la soluzione ad errori grossolani di distribuzione del carico. Ma uno dei maggiori vantaggi è anche nel tipo di intervento meccanico necessario per montare queste sospensioni: piuttosto semplice, molto poco invasivo, un lavoro veloce grazie anche ai tanti kit predisposti per i diversi tipi di telaio e base meccanica che i produttori commercializzano già completi di tutto l’occorrente al montaggio. Il prezzo poi, per i kit più semplici, è nell’ordine di qualche centinaia di euro. Abbordabile, seppur non economico, è tra gli interventi che danno effetti più evidenti e apprezzati, tanto che spesso si sente dire in materia “Soldi benedetti!” oppure “Mai più senza!”.

Un’idea dei prezzi
È evidente, viste le notevoli differenze soprattutto nell’accessoristica, che il prezzo di un kit base di due sospensioni ad aria, tarate in fase di montaggio e senza manometri di controllo con circuiti separati, sarà molto inferiore ai sistemi più completi, nell’ordine anche di varie volte il prezzo base. Per i modelli più semplici partiamo quindi da circa 300/350 euro più montaggio; per i sistemi completi di compressore, circuiti separati, manometri singoli, pannello per camper camperlife rivista camperisticruscotto, sensori per autolivellamento ecc. si arriva tranquillamente a circa 1.400/1.500 euro o più a seconda della complessità dell’intervento. Esistono poi interventi molto più completi e complessi di sospensioni con sistemi integrali che costano anche svariate migliaia di euro, ma qui parliamo di qualcosa di più semplice.

La sicurezza
Uno degli effetti che possono innescarsi guidando un camper dotato di sospensioni ad aria aggiuntive è quello di sentire, immediatamente e vistosamente, una grande differenza con quelli che ne sono sprovvisti, tanto più evidente quanto più sono gonfiate a pressione elevata (nei limiti delle tarature massime ovviamente): il veicolo sta in assetto, sui curvoni autostradali il feeling è quasi automobilistico, la tenuta è esaltata così come la direzionalità. Si tratta di sensazioni reali e concrete: però non dimentichiamo che stiamo guidando un veicolo da 3,5 tonnellate con un baricentro alto, con tutti i limiti del caso. Inoltre, come già accennato, questo tipo di accessori sono un ausilio al sistema di sospensioni del camper che deve essere tenuto sempre in ottima forma, controllato e revisionato quando necessario; le sospensioni pneumatiche aggiuntive, minimizzando i problemi, possono far dimenticare ammortizzatori scarichi o balestre fiacche, minando la sicurezza generale. Altro aspetto da tenere in considerazione riguarda il fatto che ogni camper e ogni carico hanno la propria giusta taratura e risposta, per cui una pressione di gonfiaggio universale per questi sistemi di fatto non esiste; certo, mantenersi entro i valori indicati dalla casa costruttrice, evidenziati con la classica indicazione sui manometri in rosso/verde per indicare il giusto range di utilizzo, è la prima regola. Che poi si possa oscillare nei valori (in genere tra 1 e 3 atmosfere, ma alcune lavorano anche a pressioni più alte) in funzione di molti parametri e del tipo di strada è altrettanto normale. Da ricordare poi, anzi da evidenziare, che i correttori di frenata dei camper sono sensibili al carico e una diversa geometria delle sospensioni (e quindi se si alza troppo il posteriore) potrebbe avere ripercussioni anche sugli interventi dei freni, per cui è sempre prudente andare cauti con l’uso disinvolto del compressore sulle sospensioni ad aria e far regolare il correttore ad un esperto quando si montano la prima volta le sospensioni aggiuntive. Inoltre, una eccessiva pressione di gonfiaggio, seppur dia un effetto evidente di tenuta in velocità, può irrigidire troppo la scocca, con deleteri effetti sul comfort, sugli arredi ma addirittura anche sul telaio stesso. E come sintesi di chiusura, ricordiamo che non si mettono i soffietti per caricare di più: in quel caso potrebbe essere utile chiedere ad un esperto di balestre di far integrare questi accessori, ammettendo che il camper possa prevedere il carico maggiore a libretto.