Padova in camper: l'arte e l'eleganza

Una meta perfetta per un weekend fra camperisti è la città di Padova, da secoli snodo cruciale della pianura veneta e per questo centro artistico, religioso e culturale.

L'origine della città risale a oltre 1200 anni prima di Cristo e Virgilio nell’Eneide ne cita la fondazione per mano del principe troiano Antenore. A parte questi leggendari e illustri natali, Padova e la sua storia subiscono una svolta nel 1222, quando viene fondata l’Università e poi nel 1231, quando il teologo Fernando Martins de Bulhões, di origini portoghesi ma da anni nel capoluogo, morì e venne rapidamente canonizzato come Sant’ Antonio di Padova. La città divenne quindi un centro religioso e la immediata costruzione della Basilica dedicata al Santo attirò artisti da tutto il mondo: i lavori iniziarono nel 1232 e terminarono nel 1310. Almeno fino al Quattrocento, Padova crebbe fino a diventare quel gioiello artistico che adesso vi aiuteremo a scoprire.

LA BASILICA DI SANT’ANTONIO

Non si può non iniziare da qui, da una delle più grandi chiese del mondo, nonché da una meta raggiunta ogni anno da oltre 6,5 milioni di pellegrini. La basilica del Santo ha una facciata a capanna alta 28 metri, sormontata da 8 cupole e due torri che ricordano i minareti e toccano i 68 metri di altezza. L’esterno mescola stili europei, come il gotico, al gusto orientale conosciuto grazie alla vicinanza di Venezia. Al cantiere partecipò anche un giovane Donatello, che realizzò il monumento equestre a Gattamelata, sito sul sagrato, e l’altare maggiore.

L’interno, formato da ampie navate, ospita diversi monumenti funebri, un dipinto del Tiepolo e pregevoli cappelle: la cappella dell’arca, ricca di bassorilievi e in stile Rinascimentale, quindi la cappella barocca, che accoglie tesori e reliquie come la lingua, ancora intatta, di Sant’ Antonio. La basilica è aperta praticamente tutto il giorno e si visita liberamente, state solo attenti agli orari delle messe!

PADOVA, CITTÀ VERDE

Uno degli aspetti migliori della città è la ricca presenza di parchi e giardini, fra cui non potete perdere il Prato della Valle e l’Orto Botanico, che si trovano prendendo via Belludi dal sagrato della Basilica di Sant’ Antonio e proseguendo dopo il canale San Massimo, per poche centinaia di metri. Con oltre 88.000 m2 di superficie, il Prato della Valle è la seconda piazza più grande in Europa dopo la Piazza Rossa di Mosca. Si tratta di una piazza in erba ellittica (detta Isola Memmia), circondata da un canale perimetrato da un doppio anello di statue, per un totale di 78 sculture. Due ponti, disposti lungo gli assi dell’ellisse, collegano il centro alle vie della città e ai palazzi nobili che vi si affacciano. L’impatto è molto scenografico e fa di questo monumento, perché non si può che chiamarlo così, uno dei punti più fotografati di Padova. Molto diverso il clima nell’ Orto Botanico, costruito nel 1545 adiacente all’università allo scopo di coltivare piante officinali. Proprio per la sua importanza storica, è dal 1997 che fa parte della lista dei Patrimoni UNESCO.

La visita si differenzia per un primo percorso esterno, che attraversa vialetti geometrici con piccole fontane, e alcune zone in serra: qui, sono riprodotti microclimi di tutto il mondo e si possono trovare piante tropicali e grasse. L’orto è ancora oggi un angolo di quiete e di relax, una tappa obbligata per chi ama certe passeggiate quasi meditative, che tengono lontano il caos cittadino. Il biglietto intero costa 10€, ma vi sono molte riduzioni.

A due passi da queste piazze si trova anche la basilica di Santa Giustina, un maestoso edificio rinascimentale dagli interni enormi, decorati con motivi architettonici geometrici e molte cupole. Ospita diverse nicchie decorate e il sarcofago di San Luca Evangelista, che si dica contenga parte delle ossa del Santo, giunte a Padova da Costantinopoli. Visitata la Basilica, si conclude la nostra passeggiata per questa zona della città e siamo più o meno alla metà delle tappe di interesse. A seconda dei vostri tempi, potrebbe essere ora di pranzo o già di cena, per cui non perdete l’occasione di mangiare qualche piatto locale e sorseggiare un bicchiere di spritz, qui composto da: 1/3 di vino bianco secco o prosecco, 1/3 di bitter e 1/3 di acqua frizzante, da servirsi in un bicchiere basso e con una fetta di arancia. Meglio se con qualche tartina ad accompagnare. Nel pomeriggio, o l'indomani, si riprende la vita del turista.

Iniziamo la seconda parte della visita prendendo come riferimento via Roma, che non può che essere tra le vie principali di Padova: infatti, essa collega il Prato della Valle con il quartiere più a Nord e vi conduce attraverso palazzi storici di grande bellezza verso le nostre prossime tappe. Prima dell’università, potrete girare a sinistra e procedere verso la bellissima Piazza delle Erbe, dominata dalla facciata ad arcate del Palazzo della Ragione. Visitabile a 4 euro con tessera Camperlife, ospita una enorme sala affrescata di oltre 200 metri di lunghezza, usata per mostre ed eventi. Oltre alle pareti dipinte, colpiscono l’occhio un grande cavallo in legno e una meridiana del 1761 che a mezzogiorno viene colpita dai raggi che filtrano attraverso la bocca di un sole dorato scolpito nella parete. Poco più avanti, troverete anche il Duomo, di minor interesse rispetto alle altre chiese citate in precedenza, e la Loggia del Gran Consiglio o Loggia della Gran Guardia: anch’essa visitabile a prezzo ridotto per i soci del nostro club, presenta saloni con affreschi, tele e soffitti a cassettoni molto decorati. Oggi è sede ideale per mostre e conferenze.

Piazza dei signori, che troverete a poca distanza, è un altro elegante salotto padovano che in estate si riempie di tavolini all’aperto. La riconoscerete per via della grossa torre bianca con l’orologio astronomico: qui, con la nostra godrete della possibilità di salire gratuitamente sulla torre, per osservare la città dall’alto. Questa parte di Padova è la zona della sua anima commerciale, separata anche geograficamente dalla zona di interesse per le opere religiose. Un must da visitare, per quanto riguarda le opere civili, è anche lo storico caffè Pedrocchi, dal 1831 luogo di ritrovo della Padova più aristocratica, ma perfetto anche per un espresso al volo al banco. La struttura è divisa in sale, quella rossa, la più lussuosa, e quella verde, per gli studenti senza molti soldi, alle quali si aggiungono spazi decorati con stili diversi al piano superiore.

Ricaricati dalla sosta, potete ora dirigervi verso l’ultima tappa, forse la più importante di questa splendida città.

LA CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI

Secondo monumento padovano nella lista dei Patrimoni UNESCO, la Cappella degli Scrovegni fu fatta costruire fra il 1303 e il 1305 dall’usuraio Enrico Scrovegni, che aveva appena eretto sui resti di un’arena romana il suo lussuoso palazzo. Gli affreschi, affidati a Giotto, rendono questa cappella, lunga 20 metri, larga oltre 8 e alta oltre 12, un vero gioiello: il tipico blu lapislazzulo dei cieli e i colori accesi delle figure ne rendono le pareti un tripudio di colori. Le scene raffigurate sono le vicende di Anna e Gioacchino, di Cristo e di Maria, ma c’è anche una doppia fila di affreschi sui vizi e le virtù che conducono al grande Giudizio Universale, posto sulla parete di fronte all’ingresso.

L’accesso è limitato e su prenotazione, quindi, per preservare le pitture, prima di entrare vi è un passaggio in una stanza di aspirazione delle polveri sui vestiti dei turisti. Consigliamo di munirvi di una guida per capire meglio le vicende descritte e come leggere le pareti di questo capolavoro, nonché approfondire le meraviglie che la luce può compiere sui dipinti in base a calcolati giochi di riflesso dei raggi solari. A prezzo ridotto anche stavolta per i soci Camperlife, potete visitare la cappella e anche i musei civici nel palazzo degli Eremitani, che conservano reperti archeologici. In questa stessa sede fino al 31 marzo vi è anche una mostra dedicata al pittore Antonio Ligabue, visitabile sempre a prezzo scontato. In esposizione troverete più di settanta dipinti, dieci opere su carta, sette sculture e, per la prima volta visibili al pubblico, circa una quarantina di documenti originali dedicati alla vicenda biografica del pittore italo-svizzero.

Con queste ultime proposte, possiamo concludere il nostro weekend a Padova, pronti per ripartire sul nostro camper con ancora negli occhi la luce di Giotto e l’ eleganza delle piazze di questa sorprendente città. 

Mattia Gelosa